Brescia, Scienza:| Confermato, prevede cambi
Prima convocato, poi congedato, infine confermato. Un'ordinaria domenica da allenatore-del-Brescia-in-tempi-grami. Anzi no. In passato, in circostanze simili, il lieto fine non era scontato (20 tecnici in vent'anni). Beppe Scienza resta in sella per volere di Gino Corioni dopo una lunga mattinata nel quartier generale biancazzurro di Ospitaletto. In questa domenica bestiale, Scienza si ritrova a rilasciare interviste ai giornalisti in due momenti distinti: all'uscita dalla villa di Corioni, dopo il confronto mattutino a rischio-esonero; al telefono da casa sua, dopo la notizia della conferma: 'Ci sta che la società stia prendendo in considerazione alternative, in un momento così - dice Scienza prima della conferma -. Da capire se, per chi comanda, ci sono più soluzioni o più colpevoli: da questo dipenderà la scelta. Sarebbe un controsenso pagare un allenatore dopo aver evitato di spendere sul mercato? Sì, lo sarebbe. Ma sono concentrato sul Brescia. Riprenderei volentieri il timone di una barca che era diventata un transatlantico e ora sembra una zattera. Ma credo al 100 per cento in questa squadra ancora adesso. Da 1 o 100 quante possibilità di restare? Scopritelo voi'. I giornalisti lo scoprono per bocca di Corioni. Scienza viene informato da Maifredi: 'Mi ha chiamato Gigi - spiega l'allenatore dopo la conferma -. Il presidente riconosce il mio lavoro nelle difficoltà. Abbiamo avuto 2000 problemi, ma mi assumo ogni responsabilità. Ero convinto che la gara con l'Albinoleffe potesse essere la svolta, dopo l'ottima prova col Sassuolo. Invece la squadra non si è ripresa dopo lo svantaggio. Mentalmente non è ancora matura, ma non incolpo ragazzi alle prime armi'.
Vista la situazione, sarebbe bello e utile che il presidente Corioni oggi si presentasse al 'San Filippo', scendesse negli spogliatoi e spiegasse alla squadra precipitata in zona play-out che, qualunque cosa accada, l'allenatore non si tocca, giocano solo i migliori e chi non è d'accordo può andare in tribuna. Scontato? Mica tanto: meglio ribadirlo, quando non si vince da una vita e i malumori lievitano. Normale l'alta tensione fra compagni nell'intervallo di una sfida che stai perdendo miseramente contro l'Albinoleffe; un po' meno che Leali e Salamon, insieme a El Kaddouri i giovani più promettenti, si ritrovino a fare i capri espiatori in un Brescia tradito innanzitutto dai pochi giocatori più esperti. 'Chi pensa che Leali e Salamon giochino perché lo vuole la famiglia, ha capito niente - chiarisce Scienza -. Abbiamo puntato su Leali e Arcari ha accettato ed è stato gratificato dalla società. Quanto a Salamon, lo preferisco ad altri nel suo ruolo. Chi usa questi giovani come un alibi sbaglia strada e non giova alla causa'. Il problema sta nei giocatori che non ci sono: Martinez non è ancora stato reintegrato (mai dire mai), per altri rinforzi bisognerà aspettare gennaio. Intanto sabato c'è il Varese, rilanciato dalla cura di Maran, un allenatore che ha resistito al tritacarne-Brescia rinascendo altrove. Possibile un cambio di modulo: difesa a cinque, rientro di Daprelà a sinistra e Mandorlini a destra (aspettando Zambelli). 'Posso studiare un assetto più protetto. Ma al presidente che m'ha chiesto nuove soluzioni non ho detto bugie - dice Scienza -: sono costretto a fare certe scelte, le alternative in alcuni ruoli sono limitate. Per questo spero di recuperare il maggior numero di giocatori. Al completo, dettavamo legge'.
(Bresciaoggi)