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    Schillaci, Maurizio ricorda il cugino Totò: "Gli direi di alzarsi e tornare in campo"

    Schillaci, Maurizio ricorda il cugino Totò: "Gli direi di alzarsi e tornare in campo"

    Maurizio Schillaci e Salvatore Schillaci, per tutti Totò, hanno condiviso cognome famoso e talento calcistico, e per due anni (al Messina, tra il 1987 e il 1989) anche lo spogliatoio, ma per il resto le due esistenze dei cugini hanno viaggiato su binari molto diversi da quando la loro carriera si è separata: abissi senza fondo per Maurizio, finito nel tunnel della droga e ritrovatosi a dormire in strada da parecchi anni a questa parte, successo planetario per Totò, idolo delle ‘Notti Magiche’ dei Mondiali di Italia ’90. I rapporti tra i due si sono interrotti completamente da oltre 30 anni e solo la morte dell’ex bomber azzurro ha fatto sì che Maurizio potesse ritrovare suo cugino, purtroppo senza più la possibilità di dirsi quello che forse entrambi avrebbero voluto e potuto dirsi. “Cosa direi a mio cugino? Alzati e ritorna in campo“, dice adesso Maurizio accennando un sorriso commosso, dopo essersi recato alla camera ardente allestita allo stadio Barbera di Palermo prima dei funerali svoltisi oggi.

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