AFP/Getty Images
Schick e Dzeko non sono compatibili. Roma, l'intesa non c'è e non ci sarà mai
DZEKO ACCENTRATORE - Il dato più allarmante emerso dal confronto contro la formazione rossonera è il numero di passaggi che i due hanno fatto l'uno verso l'altro nel corso di tutti i 90 minuti in cui sono rimasti in campo. Solo 3 volte, infatti, Schick e Dzeko si sono passati la palla fra di loro. Ma c'è di più, perchè analizzando i dati dei due attaccanti emerge sia come Dzeko sia un accentratore, svariando su tutto l'arco dell'attacco e del centrocampo, ma sia anche il principale riferimento nella costruzione del gioco della Roma con la direzione dei passaggi equamente distribuita verso i compagni.
SCHICK NON TROVA LA POSIZIONE - Cosa comporta questa mancanza di riferimenti data da Dzeko? Che anche nel 3-4-1-2 disegnato da Di Francesco Patrick Shcick non è riuscito non solo a trovare una posizione tale da poter dialogare con la punta bosniaca, ma anche ad essere cercato con meno costanza dai compagni in fase di costruzione. Le due heatmap a confronto, invece sottolineano come Schick si sia quasi "allontanato" da Dzeko per trovare spazio e giocate, ma anche quando innescato ha sempre difettato in personalità preferendo l'appoggio all'indietro (43,5% dei passaggi totali) rispetto alla giocata.
INTESA? INUTILE INSISTERE - L'intesa non c'è, la possibilità di trovarla in futuro sempre più lontana e allora come risolvere il problema e non affossare del tutto uno degli acquisti più onerosi della storia del club? Con il rientro di Perotti fra i convocabili Di Francesco tornerà ad utilizzare gli esterni d'attacco rilanciando Kluivert e Under e allora la risposta potrebbe essere trovata con l'inizio della Champions League. Schick è una prima punta che dovrà alternarsi il più possibile con Dzeko dall'inizio (in campionato) o a partita in corso (in coppa). Forzare la mano sull'intesa fra i due non è producente, alternarli e far rifiatare a turno entrambi potrà invece esserlo.