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    Schick, così la Samp lo ha soffiato alla Roma: Ferrero per lui ha fatto di tutto

    Schick, così la Samp lo ha soffiato alla Roma: Ferrero per lui ha fatto di tutto

    • Fabrizio Romano
    Lo paragonano sin da piccolissimo a Marco Van Basten. Lui sogna Ibrahimovic ma i paragoni neanche li ascolta: poche parole, tanti gol. Il suo credo da sempre. Sempre... relativamente: perché il gioiello della sampdoria Patrik Schick è poco più di un ragazzino, ha 20 anni e un'estate di telefonate continue alle spalle. "Quindi? Che si fa?", chiedeva questo attaccante ceco ai suoi agenti. L'avvocato Dario Canovi lo ha scoperto, studiato, apprezzato. Ha lavorato per portarlo alla Roma, un giovane che piaceva molto all'ex ds Walter Sabatini. Tanto da essere vicino a chiudere, ma non al punto da offrire i 4 milioni necessari per accontentare lo Sparta Praga, geloso del suo talento fatto in casa.

    LA GUERRA DI FERRERO - Temporeggiare e non essere convinti sul mercato a volte paga, altre molto meno. In questo caso è stata bravissima la Sampdoria del ds Carlo Osti, con la regia di Massimo Ferrero. Proprio il presidente ha voluto fortemente Schick, un giovane da regalare alla sua Samp anche con un investimento non da poco per un ragazzo comunque accompagnato da un punto interrogativo. E oggi, se lo gode: quei 4 milioni che i blucerchiati hanno avuto il coraggio di spendere stanno già portando i primi frutti. Tre gol in dieci presenze, l'ultimo alla Lazio: anche quando subentra Schick ha una fame fuori dal comune. Vede la porta, anche due reti in Coppa Italia tanto per gradire. Il presidente Ferrero per lui ha fatto di tutto, non solo insistere per prenderlo e spendere... ma anche proteggerlo quando non vedeva il campo, all'inizio. "Voglio che si punti sui giovani, sono forti", messaggio chiaro a Giampaolo. Oggi, più ricevuto che mai. Questo Schick ha talento. Per la gioia di Ferrero.

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