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Schick, con Di Francesco è gelo: ha tre partite per tenersi la Roma o sarà addio
ULTIMA SPIAGGIA - L'amore fra il ragazzo di Praga e la piazza giallorossa non è mai scoppiato. Schick ha vissuto un primo anno "di assestamento" non facile ed un secondo ai limiti del fallimentare. Rimasto in rosa per svolgere il non congeniale ruolo di vice-Dzeko, ha collezionato in questo 2018/19 una sola rete in quindici apparizioni fra Serie A e Champions League, dimostrando a più riprese di non essere a suo agio nella posizione di vero nove. Stasera tornerà a Torino da titolare, in quello Juventus Stadium dove esattamente un anno fa cominciò l'incubo con un errore clamoroso a tu per tu con Szczesny. Juventus, Sassuolo e Parma - i tre impegni dei giallorossi da qui a fine dicembre - hanno il sapore di un'ultima spiaggia per riaccendere l'entusiasmo perduto.
RITORNO ALLE ORIGINI? - La scarsa integrazione di Schick nei meccanismi di Di Francesco ha portato inoltre a una rottura fra i due. Da qui la presa di posizione maturata nelle ultime ore dal classe '96. In caso di riconferma del tecnico abruzzese il giocatore sarebbe tentato dall'idea di cambiare aria. La Sampdoria si è informata e un ritorno a Genova appare ad ora la pista più percorribile, con l'opzione di un prestito secco o di un eventuale scambio di prestiti col polacco Kownacki. Con una maglia giallorossa e una blucerchiata sotto l'albero di Natale, sta a Schick decidere quale futuro regalarsi.