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Scaroni: ‘L'esempio è la Premier, proprietà straniere hanno competenze che nel Milan non ci sono'
Nel '97 è stato il primo presidente di una società italiana con una proprietà straniera, il Vicenza. Vent'anni dopo ha un ruolo simile, sono meglio le proprietà straniere rispetto a quelle italiane? "Con quella squadra vincemmo la Coppa Italia, è stata un'avventura che ha fatto la public company inglese che oggi possiede ancora il Tottenham. Voleva creare una multinazionale del calcio in Europa: questo tentativo è stato frustrato dalla UEFA, che ha impedito a due squadre con la stessa proprietà di militare nello stesso torneo. Quel disegno coinvolgeva anche AEK Atene e altre squadre europee, ma è stato smontato. Quella mia esperienza mi ha portato sin da allora ad affrontare il calcio pensando al conto economico, gli inglesi lo guardavano già con attenzione: quel Vicenza generava cassa, abbiamo avuto molti campioni che siamo riusciti a vendere sul mercato. Sia allora che oggi con Redbird mi ci ritrovo alla perfezione. Il calcio deve ritrovare l'equilibrio economico come condizione fondamentale di sostenibilità: oggi il nostro azionista di riferimento vuole anche portare nel calcio le esperienze avute negli Stati Uniti e in altri sport. Devo dire che ci stanno dando un apporto fondamentale, hanno esperienze e competenze che non abbiamo, di sicuro nel Milan ma forse in generale in Italia. La proprietà straniera è positiva per il nostro calcio: ci porterà lontano".