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Scaroni: 'Entro Natale il progetto del nuovo stadio, Elliott non vuole cedere il Milan. Plusvalenze? Salti mortali per superare i vincoli della Covisoc'
Il presidente del Milan Paolo Scaroni è intervenuto alla trasmissione "La politica nel pallone" su GR Parlamento. Oltre ad un nuova presa di posizione sullo stadio, ha espresso una sua valutazione in merito al caso plusvalenze, tornata d'attualità con l'inchiesta della Procura di Torino nei confronti della Juventus. "Non ho molto da dire anche perché non ci riguarda. Non vorrei che anche in questo caso il denominatore comune per le squadre italiane fossero che perdono soldi e quindi cercano di fare i salti mortali per superare i vincoli imposti dalla Covisoc. Ma finchè non ridiamo competitività al calcio avremo sempre problemi in Italia, e lo stadio può aiutarci in questo senso", ha dichiarato il numero uno del club rossonero.
Sulle condizioni economiche del Milan: "Le cose stanno andando nella giusta direzione. Tutto questo è fatto da un’attenzione ai costi, ma anche da un aumento dei ricavi. Io non dimentico che solo due anni fa il Milan fatturava meno di 200 milioni. Se non ridiamo competitività alle nostre squadre anche i risultati sportivi non potranno che essere una conseguenza di questo gap. Elliott? Non ha nessun obbligo di chiudere l’investimento. Decide di farlo quando si presentano le condizioni. Io non sento nessun orientamento verso la cessione, un giorno avverrà ma è un giorno molto lontano credo".
Sul primato in classifica e il Liverpool: "Per il momento le cose sono andate bene, a parte qualche alto-basso che non ci è piaciuto. Siamo tutti concentrati sulla partita di domani, molto importante per noi. Per noi la Champions è fondamentale, questo resta per noi il primo obiettivo. Abbiamo 400 milioni di tifosi sparsi per il mondo e questi guardano più alla Champions che al campionato".
Sempre sul progetto del nuovo stadio: "Abbiamo raggiunto un accordo che prevede la costruzione di un nuovo stadio accanto al Meazza e prevede attività di real estate nel famoso 0.35 (volumetrie, ndr) che ci viene chiesto dal Comune di Milano come massima edificabilità. Abbiamo fatto uno sforzo per le aree verdi, ci saranno 50 mila mq di parco e quindi verde quanto cinque campi di calcio, dove oggi c’è un piazzale. Pensiamo di annunciare il progetto finale nei prossimi giorni e direi certamente prima di Natale. Il progetto sarà accompagnato da un piano per tutto il resto dell’area".
Sulle condizioni economiche del Milan: "Le cose stanno andando nella giusta direzione. Tutto questo è fatto da un’attenzione ai costi, ma anche da un aumento dei ricavi. Io non dimentico che solo due anni fa il Milan fatturava meno di 200 milioni. Se non ridiamo competitività alle nostre squadre anche i risultati sportivi non potranno che essere una conseguenza di questo gap. Elliott? Non ha nessun obbligo di chiudere l’investimento. Decide di farlo quando si presentano le condizioni. Io non sento nessun orientamento verso la cessione, un giorno avverrà ma è un giorno molto lontano credo".
Sul primato in classifica e il Liverpool: "Per il momento le cose sono andate bene, a parte qualche alto-basso che non ci è piaciuto. Siamo tutti concentrati sulla partita di domani, molto importante per noi. Per noi la Champions è fondamentale, questo resta per noi il primo obiettivo. Abbiamo 400 milioni di tifosi sparsi per il mondo e questi guardano più alla Champions che al campionato".
Sempre sul progetto del nuovo stadio: "Abbiamo raggiunto un accordo che prevede la costruzione di un nuovo stadio accanto al Meazza e prevede attività di real estate nel famoso 0.35 (volumetrie, ndr) che ci viene chiesto dal Comune di Milano come massima edificabilità. Abbiamo fatto uno sforzo per le aree verdi, ci saranno 50 mila mq di parco e quindi verde quanto cinque campi di calcio, dove oggi c’è un piazzale. Pensiamo di annunciare il progetto finale nei prossimi giorni e direi certamente prima di Natale. Il progetto sarà accompagnato da un piano per tutto il resto dell’area".