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Scandalo Tas: 8 anni di squalifica a Schwazer, addio all'Olimpiade
TROPPE STRANEZZE - Una sentenza che lascia molti dubbi: Schwazer era stato trovato positivo in un test antidoping a sorpresa effettuato dalla Iaaf presso la sua abitazione di Racines, in provincia di Bolzano. Dopo i primi risultati negativi, la federazione internazionale aveva ordinato un esame di secondo livello, che aveva evidenziato la presenza di testosterone. Ma tante stranezze, dalla violazione dell'anonimato all'allungamento dei tempi di comunicazione dell'accaduto all'atleta, non sono andate giù al marciatore e al suo allenatore, Sandro Donati, da sempre schierato contro il doping: "Ormai era un bersaglio da spazzare via perché troppo forte - le parole del tecnico - , il dopato serve da strumento a dimostrare come le istituzioni sportive siano irreprensibili". La sentenza ora è appellabile solo davanti a un tribunale svizzero, con tempi che inevitabilmente andranno al di là dei Giochi di Rio. Il sogno olimpico di Schwazer finisce qui, e con questo probabilmente anche la sua carriera.