Scandalo razzismo al Manchester City: nel mirino finisce il responsabile del vivaio
Un nuovo scandalo legato al razzismo colpisce il calcio inglese e vede come protagonista uno dei suoi club più rappresentativi, il Manchester City. Nell'occhio del ciclone è finito nello specifico Dean Ramsdale, coordinatore tecnico del settore giovanili, accusato si aver rivolto delle parole offensive ad alcuni ragazzi di origini africane. Sulle prime pagine dei tabloids si fa riferimento all'espressione BBQs, acronimo di "bigs, blacks and quicks", "grossi, neri e veloci". Su questi fatti, il City ha aperto un'indagine interna per accertare la veridicità della situazione e avrebbe già fatto richiesta di una lettera di scuse formali.
Sul caso vuole fare luce anche la Football Association, molto sensibile al tema del razzismo, che potrebbe punire Ramsdale con una multa o addirittura una squalifica. Quello dell'ex dirigente dello Sheffield Wednesday è soltato l'ultimo episodio di una striscia che aveva avuto come ultimo protagonista l'ex direttore sportivo del West Ham Tony Henry, allontanato dal suo ruolo per parole denigratorie nei confronti dei calciatori africani.
Sul caso vuole fare luce anche la Football Association, molto sensibile al tema del razzismo, che potrebbe punire Ramsdale con una multa o addirittura una squalifica. Quello dell'ex dirigente dello Sheffield Wednesday è soltato l'ultimo episodio di una striscia che aveva avuto come ultimo protagonista l'ex direttore sportivo del West Ham Tony Henry, allontanato dal suo ruolo per parole denigratorie nei confronti dei calciatori africani.