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    Scandalo pedofilia in Inghilterra: allenatore ammette molestie su minori

    Scandalo pedofilia in Inghilterra: allenatore ammette molestie su minori

    • Alessandro De Felice
    L'ex calciatore del Liverpool Barry Bennell ha ammesso di aver abusato di alcuni minori nell'ambito dell'inchiesta sulla pedofilia nel calcio inglese. L'indagine si riferisce al periodo tra il 1979 e il 1991, quando il 63enne svolgeva il ruolo di allenatore nelle giovanili del Crewe Alexandra, club di League Two (quarta serie inglese).

    L'ACCUSA - Sono 55 i capi d'imputazione che pendono su Bennell. Durante il processo presso il tribunale di Liverpool, l'ex giocatore dei Reds ha ammesso di essere colpevole, in merito alle sette accuse a suo carico. L'indagine risale al 1998, quando un 13enne racconta al padre, ufficiale di polizia, degli abusi da parte di Bennell durante una tournée negli Stati Uniti. Gli investigatori arrivano a Ian Ackley, che denuncia tutto; dopo le sue confessioni, l'ex tecnico viene arrestato. Lo scorso anno, il 49enne è uscito allo scoperto, rinunciando all'anonimato, con un'intervista esclusiva al Corriere della Sera: "Credevo nel coach, mi ha violentato per oltre tre anni, più di 500 volte. Nessun club mi ha aiutato". 

    PRECEDENTI - Per l'ex allenatore del Crewe Alexandra si tratta del quinto processo: Bennell ha infatti ricevuto già in passato condanne per pedofilia. I fatti risalgono alla sua permanenza nei settori giovanili di Manchester City e Stoke City; lui se l'è sempre cavata con pene di poco conto. Il processo, iniziato questa settimana con il dibattito della giuria, terminerà tra due mesi, quando il tribunale di Liverpool assegnerà a Bennell la pena. 

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