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Scandalo a Latina, il condizionatore dell'ospedale finisce allo stadio
Il GIP del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, ha è certo che per favorire il club nerazzurro, promosso in B nel 2013, si siano distratti soldi dalle casse comunali, specie per ampliare la tribuna dello stadio, violando per di più norme urbanistiche in una zona dove l’inedificabilità è acclarata. Come scrive la Gazzetta dello Sport, si parla di una sorta di sudditanza psicologica da parte del Comune nei confronti della società calcistica: "Una sorta di vassallaggio – secondo gli inquirenti – che avrebbe portato addirittura a sostituire l’impianto di condizionamento d’aria, prelevandone parte dall’Ospedale pubblico per farne beneficiare la sede del Latina".
Gli inquirenti hanno provato come il 5% dei proventi pubblicitari da stadio Maietta li teneva per sé, in modo improprio, senza girare la percentuale pattuita al Comune. La società si difende assicurando di avere saldato le somme dovute al Commissario insediatosi dopo lo scioglimento dell’Amministrazione. L’accusa a Di Giorgi e Maietta è di favorire il Latina sobbarcandosi spese e oneri con soldi pubblici per competenze del club e di corsie preferenziali, come l’ampliamento della tribuna ospiti, ritenuta opera urgente solo per accelerarne e agevolarne l’esecuzione. In più irregolarità inerenti i campi di allenamento dell’ex Fulgorcavi, dove per annaffiare il prato si sarebbero usati allacci abusivi, cioè utenze taroccate.
Il presidente Maietta si dice stupito di essere stato coinvolto in questa indagine. Persone vicine al numero 1 nerazzurro parlano di ennesimo attacco politico personale, in particolar modo riferendosi al caso dell’aria condizionata: secondo l'accusa è stato "tolto dall'ospedale e portato in sede l'impianto per l'aria condizionata". Maietta proverà a smontare le accuse, ma a Latina è caos.