Scambi di mercato e tasse non pagate: il tesoro dei Pozzo nascosto a Dubai
Dopo l’inchiesta portata avanti un mese fa, continua il lavoro di ricerca de La Repubblica sui denaro legato alla famiglia Pozzo, proprietaria dell’Udinese. L’inchiesta poneva le basi sull’indagine della Guardia di Finanza di Udine del 2014, che portò a una perquisizione nella sede societaria con ipotesi di presunta frode fiscale di 63 milioni di euro. L'indagine portò a una transazione dei Pozzo con l’agenzia delle entrate di 11,5 milioni di euro e a un procedimento penale non ancora archiviato. A quell’inchiesta però mancava un pezzo: bisognava capire dove finivano i soldi della famiglia, e come facessero i Pozzo a controllare la società possedendone solo lo 0,57%. Mancava la cassaforte. La Repubblica in edicola oggi svela dove finiscono i soldi della famiglia: la cassaforte sarebbe in un’area offshore dell’aeroporto di Dubai, più precisamente dentro lo schedario numero 4EA- 720 in un ufficio della Dubai Airport Free Zone, un’area offshore in un paese offshore, strategicamente vicina all’aeroporto, protetta ventiquattrore al giorno da telecamere a circuito chiuso e da un sistema wi-fi criptato, all’interno della quale si entra solo con un pass speciale. Le ricerche degli investigatori sbattevano contro un muro di rogatorie e si fermavano a una società con sede in Lussemburgo, la Axios, che di quella galassia sembrava essere l’ultimo tassello. Intanto in Spagna le indagini della Policia Nacional proseguono con al centro il dissesto finanziario del Granada, e un sospetto triangulo mercantil con Watford e Udinese ai fini di evasione e riciclaggio. "I tre club generano ricavi dalla compravendita dei giocatori che si scambiano tra loro, un modo per non pagarci sopra le tasse nei rispettivi Paesi" , si legge negli atti degli spagnoli che hanno arrestato Quique Pina, l’uomo di Pozzo in Spagna. GUFO NASCOSTO - I milioni ricavati dai Pozzo sarebbero contenuti in una società denominata Hidden Owl, Gufo Nascosto, che ha sede nello schedario 4EA- 720 dell’aeroporto di Dubai. La società è detenuta al 50% dal trust Calumag, istituito nel 2009 dai Pozzo che con esso fino al marzo 2016 controllavano l’Udinese. Beneficiari del trust Calumag erano tutti i discendenti consanguinei di Gino Pozzo. Un documento interno dell’Hidden Owl certifica che al 1 gennaio 2016 c’era una liquidità di poco più di 66 milioni di euro (66.292.959), dei quali 61 pagabili a Gino Pozzo. Oltre a Pozzo il legittimo procuratore della società è Raffaele Riva, braccio destro del patron, fino a poco fa amministratore delegato del Watford e regista della cessione del Granada. L’altro 50% della Hidden Owl è invece gestito dal trust Well, di cui il beneficiario è sempre Gino Pozzo con relativa famiglia (nella persona della sorella Magda). Dal trust Calumag si arriva alla Axios, dalla quale si arrivava alle società di calcio. Il collegamento non è più diretto perchè il 1 marzo 2016 i Pozzo hanno sganciato l'Udinese da Axios assumendone il pieno e dichiarato controllo. Da dove arrivano i milioni depositati nei conti della Hidden Owl? Una fonte qualificata de La Repubblica, che conosce la galassia Pozzo, spiega che "il sistema è costruito per far arrivare a Hidden Owl il denaro delle plusvalenze dei calciatori che le squadre non vogliono mettere a bilancio". Se così fosse si tratterebbe di un reato, ma nella mole di documenti visionati da Repubblica di questo non c’è traccia.