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    Sassuolomania: una partita perfetta?

    Sassuolomania: una partita perfetta?

    A una buona mezz'ora dal fischio d'inizio di Sassuolo-Napoli, mi trovavo nel bagno della Sala Stampa per ripulire le lenti dei miei occhiali. Due specchi più in là, una bellissima giraffa bionda, una di quelle sassuoline addette all'accoglienza che si trovano al Mapei, in tribuna, e che vestono rigorosamente minigonna e décolleté nero, su prescrizione, immagino, del club. Da qui in avanti le chiameremo un po' inelegantemente "squinzie", ma non perché siano smorfiose o civette, anzi, piuttosto per omaggiare quel patron che ne dispone. Dicevo del bagno e degli occhiali; a un certo punto, escono dalla porta dei maschi due bambini, uno in divisa neroverde, l'altro con la maglia e i calzoncini del Napoli. La squinzia che di lì a poco si sarebbe lavata i denti con mio grande stupore, li sta lasciando passare verso il primo lavandino disponibile. "Allora, oggi chi vince?", chiedo io. "Il Napoli!", dice il piccolo in azzurro. "E tu cosa ne pensi?", rilancio al neroverde che facevo intimidito: "Il Napoli!". Vi lascio immaginare le risa materne della squinzia. Ora, mi rendo conto che è un aneddoto del cavolo, però qualcosa di ovvio ce lo dice.

    Primo, che lo sapevano anche i bambini che il Napoli era favorito, secondo, che quando gioca il Napoli, trovi napoletani dappertutto. In Curva Nord c'era il tutto esaurito, per il resto, lo Stadium era sorprendentemente rado di pubblico in molte zone dei Distinti e della Sud. Eppure l'evento c'era: terzo anno di Serie A, ottima campagna acquisti, prima di campionato contro una big come il Napoli. Ma concediamo pure queste cose, aspettando settembre, e veniamo finalmente alla partita.

    La partita del Sassuolo è cominciata non dal primo, ma dal terzo minuto, quando Hamsik l'ha buttata dentro in tap-in ed è andato a sfogare la sua gioia sotto il sole suo, il pubblico partenopeo. La cosa peggiore che ci poteva capitare era vedere i denti di Hamsik alla prima di campionato, figuriamoci dai primi minuti di gioco. Purtroppo, c'est la vie. I dieci minuti successivi sembrava veramente il Napoli di Sarri che tutti si aspettavano, chi auspicando, chi scongiurando.

    Il Sassuolo infatti non riusciva ad impostare, e la manovra arrugginita non superava i famosi tre passaggi dietro fila
    . Missiroli fantasmino imballato, Magnanelli in ritardo, subito ammonito, e l'attacco conseguentemente inattingibile, lontano. Poi, dopo qualche errore di troppo, i neroverdi hanno preso campo, macinando gioco quasi con la stessa fluidità dell'anno scorso.

    Più che il gol di Floro Flores, peraltro di pregevole fattura, o il tuffo finale di Sansone, decisivo, mi preme sottolineare, analizzandolo, proprio come ho fatto per il suo primo gol, il primo errore di Defrel. Com'è nato il gol del Napoli? Insigne trova Higuain, il tiro, la respinta di Cannavaro, i denti di Hamsik. Sicuri che sia tutto qui? Questa discesa impetuosa del Napoli, paragonabile a un fiume in piena dal rapido corso, dove è sorta? Quale, il suo fonte montano? A centrocampo, uno stop sbagliato di Defrel.

    Venuto incontro ai mille all'ora per un banale appoggio spalle alla porta, pressato, credo, da Albiol, il centravanti neroverde s'è allungato il pallone sul primo tocco, aprendo di fatto la transizione napoletana. Vuoi la condizione, vuoi il coefficiente di difficoltà del colpo a tutta velocità, questo errore è stato fatale. Con ciò non sto dicendo che la prova del francese non sia stata buona, tutt'altro, e lo dimostrano le due occasionissime intorno al 40'. Dico solo che questo difettuccio, quello di allungarsi un po' il pallone confidando nella propria velocità -l'avevo notato anche nelle partite di pre-campionato- può costare caro, specialmente quando la tua squadra sta salendo, e i terzini sono aperti sulle fasce. Donc, prudence!

    Che dire poi dell'infortunio di Berardi? Un vero peccato, una vera imperfezione. Con un collega stavo giusto dicendo che mi sarebbe piaciuto vedere un Berardi da 90' a partita, a differenza della stagione scorsa in cui veniva spesso sostituito, quando il talento calabrese s'è infortunato, lasciandoci tutti di stucco. Ora ci si chiede chi lo dovrà rimpiazzare nelle prossime partite, per almeno 40 giorni.

    Vedremo già col Bologna, questo sabato, cosa deciderà il mister: la soluzione conservatrice ma impropria, o la soluzione propria ma rischiosa? Floro Flores spostato a destra con Sansone nuovamente titolare a sinistra, o Politano a destra, mancino naturale e sostituto ideale di Berardi, con Floro Flores, in formissima, ancora sulla sinistra? Una nuova panchina per Sansone? Probabile. Basta guardare cos' è successo già contro il Napoli: si fa male Berardi, e chi sale? Sansone? Nein, tocca a Politano. Politano che, è bene ricordarlo, giusto contro il Bologna ha appena perso i play-off col Pescara. Lasciatemi, allora, la licenza di profetizzare con un verso dalle sonorità epiche l'esordio da titolare (con rete) dell'esterno romano
    Il vìndice mancin di Politano..

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