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    Sassuolomania: un presente nerissimo

    Sassuolomania: un presente nerissimo

    • Andrea Melli
    Non si sta facendo davvero mancare nulla il Sassuolo alla sua prima stagione in massima serie. Che con Alberto Malesani, nemmeno tre settimane fa sperava di dare la classica svolta. Non arrivata minimamente, con segnali talmente preoccupanti, non ultima la scadentissima prestazione con il Napoli, che da ieri la panchina del tecnico veronese è fortemente in bilico.

    Già nei scorsi giorni si vociferava di un esonero, ma evidentemente nella stanza dei bottoni neroverdi hanno pensato di temporeggiare e di concedere a Malesani un’ultima chance dopo i tre ko consecutivi. Una sconfitta a Roma contro la Lazio, porterebbe al nuovo avvicendamento con Eusebio Di Francesco, che verrebbe richiamato per salvare il salvabile. Onestamente, resta difficile comprendere come il Sassuolo visto tra Hellas, Inter e Napoli possa salvarsi.

    Gol continuano ad essere subiti e Pegolo continua ad essere il miglior in campo, segno che difesa a 3 che diventa a 5 o a 4 in linea cambia nulla: fosse stato quello il problema lo avrebbe risolto anche Di Francesco. La verità è che questa squadra è molle e remissiva nell’atteggiamento, non lotta con la ferocia di chi deve conquistare un obiettivo importantissimo, come se la salvezza fosse un diritto acquisito.

    Eppure basti guardare le altre cosa fanno. Possono perdere, ma vincono anche e soprattutto lanciano il segnale di non mollare mai. Invece il Sassuolo, fa esattamente il contrario: non crea una mezza occasione da gol e soprattutto aspetto che inquieta maggiormente, va ad un andamento lento se non lentissimo. Di questo passo, la B è soltanto una naturale conseguenza. 
     

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