Sassuolomania: tranquilla, Juve, anche il Sassuolo è messo male… Pinamonti serve come il pane, ma basterà?
Senza voglia, senza gioco, e con un modulo che fa acqua da tutte le parti. Come prima uscita ufficiale della stagione 22/23 è stato un disastro sotto tutti i punti di vista. I nuovi acquisti hanno deluso clamorosamente, Berardi è scoglionato (voleva partire?), tanto da innervosirsi coi decerebrati tifosi avversari che lo provocano nel parcheggio dello stadio, e Raspadori oltre a farci perdere regalando palla pronti via ai canarini è sul punto di andarsene. Erlic che doveva sistemare la difesa ballerina è reduce da uno stop e non ha giocato. Traorè starà fuori per un bel po’ col piede rotto. Insomma, se questa non è una situazione disastrata, non saprei in che altro momento suonare il campanaccio d’allarme.
L’unica nota positiva all’orizzonte è il probabile arrivo di Pinamonti, che dovrebbe sistemare un po’ di cose. In primo luogo servirà (più o meno) a colmare il vuoto lasciato da un centravanti fisico come Scamacca, che evidentemente copriva alcuni limiti del gioco neroverde, poi darebbe modo a Dionisi di capire finalmente che razza di giocatore sia Alvarez (spero non quello di ieri). Perché se facciamo il confronto, ovviamente in proporzione, fra l’arrivo di un Dybala a Roma (giocatore importante per quella fascia di classifica) e la gestione che ne ha fatto Mou, e l’arrivo di Alvarez al Sassuolo (ben altra fascia s’intende) con la gestione che ne ha fatto Dionisi, delle due l’una: o Dionisi è vecchia maniera nell’inserimento dei nuovi acquisti forti (e allora diamoci un’aggiornatina…), o questo centravanti non è poi così promettente come ci è stato venduto. E da qui la necessità di Pinamonti. Ma anche in questo caso, tranquilla, Juve, perché al momento la punta di proprietà dell’Inter va ancora presa, e comunque se tanto mi dà tanto (sempre per la storia dell’inserimento graduale…) a Torino sarà difficile vederlo in campo.
Veniamo al norvegese, il biondo uno e novanta. Saranno stati i carichi, il caldo, la giornata storta, l’assetto completamente cannato nel primo tempo, fatto sta che Thorstvedt mezzala non è andato bene. Si aveva la sensazione che lui, Henrique e Frattesi non funzionassero per niente nel centrocampo a tre disegnato dal tecnico. E non solo per la performance ‘camomilla’ del brasiliano come vertice basso. Non c’erano le misure giuste, e gli attacchi erano fin troppo prevedibili. Aspettiamo a dirlo quando vedremo (speriamo) Pinamonti là davanti, ma la sensazione generale è che col 4-3-3 il Sassuolo sia meno creativo, e neanche poi così più solido in compenso. Non dimentichiamoci che, fra l’altro, lo stesso Pinamonti viene da una squadra, l’Empoli, dove c’erano due punte e un trequartista. Tutt’altra cosa. In conclusione se il buongiorno si vede dalla Coppa Italia, il Sassuolo quest’anno rischia di precipitare più di quanto siamo portati ad ammettere razionalmente.