Sassuolo-Udinese 1-1. Perché 1-1?Perché Thereau lasciato tutto solo, in area, al 26'? La gravità dell'errore neroverde si misura dal numero di tocchi serviti al francese per segnare: ben tre, stop di sinistro, aggiustamento e diagonale rasoterra col destro. Ad essi, infatti, corrispondono tre scelte poco lucide, prese precedentemente e in successione da tre giocatori del Sassuolo; andando per ordine da Magnanelli, Acerbi e Cannavaro. Certo, Thereau non si è dato neanche il tempo di alzare la testa, di prendere la mira, ma questo è naturale per un giocatore di serie A. Si dice spesso che quando una squadra segna, a questi livelli, ma forse vale in ogni categoria, senz'altro è perché gli avversari hanno sbagliato qualcosa, hanno concesso un varco, uno spazio che doveva essere presidiato meglio. Insomma, si crede che una partita perfetta non possa non finire 0-0. Bene, questo che stiamo analizzando è un episodio che rientra a pieno titolo nella casistica "gol subiti per demeriti propri", se diamo per scontata la giocata di Thereau e l'intuizione filtrante di un agilissimo Allan. Infatti senza i movimenti incongrui di Magnanelli prima, e soprattutto di Acerbi poi, infine senza il peccato veniale di Cannavaro, l'Udinese non avrebbe mai segnato negli sviluppi di questa azione. La difesa era schierata, così come il centrocampo, se è vero che Missiroli era su Allan, giocatore in possesso del pallone, e Magnanelli seguiva, dietro la schiena del compagno, il taglio in area di Thereau. Ecco, è a questo punto che scatta un meccanismo difensivo discutibile: Magnanelli, anziché affidare Thereau ad Acerbi, scende di persona in copertura sul movimento del francese e si va a collocare fra terzino e centrale. Sta cercando così di coprire la linea di passaggio, da centrocampista qual è, (pericoloso farlo in area!), tra Allan, futuro assist man, e Thereau, futuro realizzatore. Il suo movimento ha appena lasciato sguarnita la zona centrale, davanti alla linea dei difensori. Questa scelta provoca a catena lo scatto in avanti di Acerbi, il nostro centrale sinistro, e di conseguenza l'errore più grosso, a mio avviso, di questa fase difensiva. Perché sale, qui, Acerbi? Probabilmente vuole accorciare su Fernandes, in appoggio, di fianco ad Allan, crede che il pallone possa andare solo lì, reputa chiusa dal compagno (cioè Magnanelli) la sua zona di pertinenza, e insieme, forse, vuole mettere in offside la punta bianconera (Thereau). E così abbondona l'area, accecato da un pressing più inerziale che sagace, più azzardato che opportuno. Soltanto ora possiamo comprendere anche la lieve responsabilità di Cannavaro, che a prima vista risulta totalmente incolpevole, lontano com'è dal fuoco dell'azione. Il centrale napoletano non segue l'audacia del compagno di reparto, tutto qua, resta basso quel tanto da tenere in gioco il francese, il nostro punitore. Bastavano forse uno, due passi, e il guardalinee avrebbe alzato la bandierina; Sassuolo-Udinese 1-0. Magari! Saremmo a meno uno dal Genoa, nostra prossima rivale, e pari a un Milan che, martedì, in coppa, non ha saputo battere che le nostre riserve, e a fatica. Quando si dice che è colpa di tutti, si dice una scemenza. Vero è però che il gioco del calcio è un gioco di collettivi, di sistemi in movimento, dove tutto influenza tutto e vige certamente l'ormai ben noto e sconcertante "butterfly effect", quell'effetto per cui il minimo battito d'ali di una farfalla sembra essere in grado di provocare uragani dall'altra parte del mondo. Mercato: dopo la firma-conferma di Zaza, il Sassuolo cede in prestito Manfredini al Vicenza allenato da Pasquale Marino, mentre sembrano già pronte le valige di Floccari, io dico purtroppo, visti gli interessamenti e le urgenze di Cagliari e Parma, e/o di Pavoletti, sui cui sembra averla spuntata il Bari. Dunque resteremmo senza attaccante di riserva? Nel caso partissero entrambi, c'è da aspettarsi forse qualche arrivo, là davanti? Per ora tutto tace. Qualcuno tra Brighi, Chibsah e Biondini inoltre (per quest'ultimo s'è mosso il Cesena, così come per il terzino Ariaudo) potrebbe lasciare la rosa neroverde, dato che l'unico reparto sottoposto a revisione, considerata l'assenza di Taider attualmente impegnato in Coppa d'Africa, continua ad essere il centrocampo. Piace ancora Baselli, infatti, promettente mezzala dell'Atalanta sulla quale da poco, ahinoi, s'è fiondato pure il Milan, che però potrebbe girarci "in cambio" l'inutilizzato Saponara.