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    Sassuolomania: sono davvero tutti sul mercato? Serve equilibrio per non perdere la bussola

    Sassuolomania: sono davvero tutti sul mercato? Serve equilibrio per non perdere la bussola

    • Luca Bedogni
    Non solo i pezzi pregiati, sul mercato ci sono anche quei neroverdi che hanno garantito e assicurato al Sassuolo un certo rendimento negli ultimi anni, certi risultati, pur rimanendo nell’ombra magari rispetto ai nomi che sentiamo fare più spesso in questi ultimi giorni. 

    La lista dei potenziali partenti perciò si fa terribilmente lunga, e imprevedibile l’epilogo. Tutto ciò non lo nascondo genera una sottile forma di preoccupazione, come tutte le volte che si paventa l’ipotesi di un cambiamento radicale. Pur avendo fiducia in genere nelle strategie di mercato neroverdi, dimostratesi più volte lungimiranti e inattaccabili, sento il dovere di lanciare un preallarme. Non riesco infatti a non percepire qua e là le sensazioni che precedono lo smantellamento di una rosa. O meglio, la rottura di un blocco, il certificato di morte di un ciclo. A prescindere (ma non troppo) dai big (Scamacca, Berardi, Raspadori), un Sassuolo senza Djuricic e Defrel, per esempio, ovvero senza due pedine chiaramente ‘dezerbiane’, difficilmente troverà sostituti in grado di garantire la stessa qualità e profondità di rosa, a livello di turnover, alternative, eccetera. 

    Lo stesso dicasi per il centrocampo, reparto in cui a mio avviso diventa molto delicato vendere, perché lì in mezzo il Sassuolo si è già indebolito nella stagione appena trascorsa, avendo perso purtroppo Obiang, venduto Bourabia, senza peraltro prenderci abbastanza con Harroui, un vero flop a parer mio. Smette Magnanelli, tra l’altro, un punto di riferimento, un esempio di etica del lavoro per lo spogliatoio. Inoltre, se vendi uno tra Lopez e Frattesi (o peggio entrambi, non voglia il cielo…), è quasi impossibile trovare un sostituto con le caratteristiche di questi due giocatori. Sarebbe inevitabile ‘la rifondazione’

    Dietro invece, nel reparto difensivo, l’avvicendamento Chiriches-Erlic mi turba molto di meno. Anzi, credo che il croato porterà finalmente quello di cui c’è bisogno per proteggere Consigli: concretezza e centimetri.  

    Tutto ciò, ripeto, a prescindere dal destino dei tre big (forse sarebbe più corretto dire due). Infatti la sola ipotesi che possa partire Scamacca, cosa altamente probabile ormai, per tacere di Berardi, l’addio del quale rappresenterebbe un cataclisma senza precedenti, apre a prospettive di gioco completamente diverse, davanti alle quali non è scontata né la risposta positiva dell’allenatore, né per conseguenza l’efficacia di vecchi e nuovi interpreti (a partire da Agustin Alvarez, di cui Dionisi ha già sottolineato l’altezza in un’intervista recente, come a dire ‘guardate che non è proprio la stessa cosa…’). 

    Servirà dunque trovare una linea d’equilibrio non semplice durante questo mercato, nella consapevolezza che oggi cambiare pelle, o forse cambiarne troppa, per un club come il Sassuolo potrebbe rivelarsi tanto inevitabile quanto drammatico. Tanto allettante e conveniente sul piano economico quanto rovinoso e deleterio dal punto di vista prettamente sportivo.

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