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Sassuolomania: Scamacca, tre partite per tornare a segnare (e dimenticare Napoli)
Ma, sciocchezze a parte, un calo c’è stato, almeno per quanto riguarda le segnature. Scamacca si è impantanato a 13 gol, e lo ha raggiunto pure Arnautovic (che sta finendo l’anno in crescita). Diciamo che si trova in buona compagnia, l’ancor nostro bomber, visto che a 13 reti ci sono anche i vari Osimhen, Dzeko e Joao Pedro. A proposito di Osimhen, che ieri ovviamente ha segnato (e chi non l’ha buttata dentro, ieri, del Napoli?), un giornale mainstream se n’è uscito sostenendo che proprio Scamacca potrebbe essere il suo sostituto, qualora De Laurentiis lo cedesse per fare cassa. Non lo so, la prestazione al Maradona di Scamacca è stata proprio bruttina, fra Koulibaly e Rrahmani, tant’è vero che è rimasto negli spogliatoi dopo i primi quarantacinque minuti. All’andata fece quel gran gol, ve lo ricordate? Stop di petto in area e tiro al volo senza cognizione da applausi. E allora lì tutti ci pensano, ma dopo la partita di ieri qualche dubbio in più i dirigenti del Napoli potrebbero averlo. Non è una partita, si dirà. Vero. Però è comunque da un po’ che ha smesso di segnare e convincere. Ed è sempre più forte la tentazione ovvia e maligna di pensare che sia distratto dalle voci di mercato. L’Inter, il Milan, adesso il Napoli… Ci sta, eh.
Giusto per darvi la dimensione di questo calo di fine anno, considerate che Scamacca sta protraendo il suo record stagionale di partite senza gol. Tolte le prime sette giornate, nelle quali giocò a singhiozzo un totale di 115 minuti senza mai segnare, queste ultime 5 gare sono per lui la striscia negativa più lunga del campionato. Niente contro la Lazio, niente con l’Atalanta, il Cagliari, la Juve e il Napoli. Solo dopo le prime due reti in neroverde (Genoa-Sassuolo, nel girone d’andata) ha passato un digiuno simile: 4 partite, dall’ottava alla tredicesima, quando tornò a esultare contro il Cagliari. Con la differenza però che allora, di quelle quattro, due le aveva iniziate dalla panchina (Juve e Udinese). Invece in questa striscia attuale bisogna sottolineare che è sempre stato schierato dal primo minuto. Insomma, qualcosa si è spento, e gli restano solo 3 partite per riaccendersi (stavo per dire salutarci): Udinese in casa, Bologna fuori e l’ultima col Milan. Si chiude col botto. Speriamo con una bomba di Scamacca.