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    Sassuolomania: Sassuolo-Spal, dopo la morte di Astori

    Sassuolomania: Sassuolo-Spal, dopo la morte di Astori

    • Luca Bedogni
    A seguito della tragica scomparsa di Davide Astori, la 27^ giornata si è spezzata inevitabilmente: le partite giocate di sabato, e quelle domenicali, rinviate per lutto. A distanza di una settimana il campionato riprende, com'è giusto, con le sue logiche e i suoi discorsi.

    E'  dunque nell'ottica del ritorno alla vita di tutti i giorni, e non certo per freddezza o cinismo, che riprendiamo il filo della lotta per la salvezza del campionato di Serie A, argomento che tocca da vicino il Sassuolo. Nel farlo, non possiamo  allora tralasciare di proposito, come fossero tabù, le implicazioni sportive che un evento così extrasportivo ha, di fatto, portato con sé.

    Torniamo a sabato scorso: soltanto sei squadre hanno giocato la 27^ giornata, tra queste c'era la Spal, il prossimo avversario del Sassuolo (domenica 11, ore 15 al Mapei). Gli estensi, impegnati in casa nel sentito derby col Bologna, hanno ottenuto una vittoria importantissima, benché sofferta e di misura (1-0). La seconda consecutiva, aggiungo, se si pensa alla giornata precedente in cui la formazione di Semplici sbancò lo Scida 2-3, nello scontro diretto con il Crotone di Zenga.

    Ci sarebbe poi un sottocapitolo da aprire sull'erroraccio all'ultimo secondo di Destro, in Spal-Bologna, che con quel gol avrebbe regalato un punticino ai rossoblù, e frenato la Spal. Sono questi gli sliding doors che tornano in mente a fine stagione, quando ormai tutto è compromesso. E se Destro avesse segnato quel gol? La Spal non avrebbe agganciato a 23 il Sassuolo, prima di presentarsi al Mapei con una partita in più ma sulle ali dell'entusiasmo. I neroverdi, infatti, domenica scorsa non hanno disputato la gara col Chievo, che è stata rinviata come tutte le altre (recupero fissato a mercoledì 4 aprile). L'aggancio fatale, ancorché virtuale, ineluttabilmente avvantaggia la Spal e arrovella nel più insondato inconscio il Sassuolo. Da troppo tempo, infatti, per una ragione o per l'altra, e certo più per demeriti, la squadra di Iachini non si schioda da quei maledetti 23 punti.

    Un'altra piccola implicazione si manifesta invece più a lungo termine: il rinvio della 27^ ha fatto slittare la squalifica di Berardi (due giornate per il rosso con la Lazio), sicché l'esterno calabrese mancherà anche a Udine, altro crocevia fondamentale per la salvezza, per tornare poi nella partita casalinga contro il Napoli, di per sé al limite del proibitivo. Quando a un errore stupido segue una variabile tragica, imprevedibile, si aprono gorghi, vortici bui.                            

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