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Sassuolomania: salvati dal 3-5-2. E a Udine?
Magra consolazione, han perso o rallentato le squadre sopra: se il Chievo è in crisi nera a 25 punti, il Cagliari è stato beffato allo scadere, quando assaporava ormai il gusto della vittoria, da un gol impossibile di Immobile, un colpo di tacco assurdo dal limite dell'area. Anche Genoa e Bologna sono state sconfitte; e qui, anche se in genere per la lotta salvezza parliamo di squadre che stan sotto i 30, conviene forse menzionare pure loro, che potrebbero da un momento all'altro essere raggiunte o quantomeno risucchiate dal buco nero della zona retrocessione.
Il bicchiere mezzo pieno come vedete si può vedere sempre, o quasi: una vittoria a Udine (si gioca sabato 17 alle 18) permetterebbe al Sassuolo di superare il Chievo, che difficilmente farà punti a San Siro contro il Milan. Inoltre sempre sabato, al termine di Udinese-Sassuolo, è in programma uno Spal-Juventus decisamente ostico per i biancazzurri, così come riuscirà abbastanza proibitiva la partita del Crotone in casa contro la Roma.
Questa che viene, per Magnanelli e compagni, è la grande occasione prima dei turni impossibili con Napoli e Milan. Forse è ancor più ghiotta di quella appena sprecata. Bisogna infatti tenere conto del fatto che delle tre partite alla portata che il calendario presentava al Sassuolo a inizio marzo, una se l'è portata via una tragedia e si recupererà soltanto il 4 aprile (quando potrebbe già essere tardi), un' altra è stata pareggiata, ed era uno scontro diretto che andava vinto; resta perciò la gara di Udine, evidentemente di fondamentale importanza.
In vista di sabato, occorrerà meditare su quanto si è potuto osservare nella prima mezz'ora di Sassuolo-Spal. Il 4-3-3 disegnato da Iachini, privo di Berardi squalificato, non ha retto il confronto con il 3-5-2 ben organizzato della Spal. La manovra degli estensi, almeno fino al momento del gol di Antenucci (27'), era di gran lunga superiore, anche perché i neroverdi non riuscivano a trovare le giuste misure nelle uscite. Poi Iachini si è messo a specchio per limitare i danni, con Ragusa praticamente a uomo su Lazzari. Con questa mossa il Sassuolo non solo ha iniziato a subire meno, ma ha persino attaccato meglio. E infatti di lì a poco è arrivato il gol del pareggio di Babacar, anche se su calcio di rigore. Tralasciando l'altro rigore, quello fallito da Politano e che avrebbe psicologicamente ammazzato gli avversari, veniamo al dunque: al termine del match sono stati i padroni di casa ad avere il maggior numero di occasioni create (9 vs 2) e tiri in porta (7 vs 2). Che contro l'Udinese, altra squadra che gioca col 3-5-2, non convenga ripartire da qui e, abbandonando nuovamente il 4-3-3, rimettersi a specchio ma dal primo minuto? Un'intuizione che aveva avuto anche Bucchi nel girone d'andata, quella del 3-5-2. Poi si fece male Letschert contro la Lazio.. E Goldaniga, il forte Goldaniga di oggi, non era ancora a disposizione del tecnico ex Perugia.