AFP/Getty Images
Sassuolomania: salvarsi con Defrel. La rosa neroverde è piena di trappole (o risorse?)
Ora, in un momento di difficoltà come questo, in pieno mercato invernale, viene spontaneo invocare una punta con qualche gol in canna. Ma in giro non c’è molto. E poi è improbabile dopo la spesa di 20 milioni per Pinamonti. Inoltre uno si volta nello spogliatoio e vede Defrel, che un tempo avrebbe fatto gola a parecchie squadre di metà classifica. Della serie, eccolo qua, ce l’abbiamo già in casa un giocatore fatto e finito pronto a occupare quel ruolo nell’emergenza. È ancora un po’ spaesato ma è pur sempre Defrel, non è mica da buttare.
Il rischio trappola mentale è altissimo. Defrel non è mai stato un centravanti da gol. Per alcuni non è mai stato un centravanti. Io l’ho sempre apprezzato e difeso, ma in questa circostanza particolare non lo so, ho i miei dubbi. Si tratta di una scommessa veramente rischiosa dopo due scommesse andate piuttosto male. Non c’è due senza tre, non si dice così? Da quando è tornato al Sassuolo Defrel ha segnato molto poco e si è infortunato spesso. Più caviglie rotte che gol. Nel biennio con De Zerbi (giocando più trequarti che punta nel 4/3/1/2) ha firmato 3 reti nella stagione 19/20 e altre 3 nel campionato 20/21. Con Dionisi 2 lo scorso anno. Nello scenario peggiore che possiamo immaginare, cioè con un Pinamonti che continua imperterrito a toppare, Defrel più di Alvarez si candida a diventare ‘l’alternativa d’esperienza’ per raggiungere la salvezza. Ma i suoi numeri non garantiscono una gran rete di sicurezza. Se va bene da qui alla fine ne farà 3, a meno che non ritorni miracolosamente a bollare come ai tempi della Samp (dove comunque faceva il trequarti o la seconda punta, mai il centravanti nel 4/3/3). Incrociamo le dita.