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    Sassuolomania: ritrovato lo spirito

    Sassuolomania: ritrovato lo spirito

    • Andrea Melli
    Un tempo, il secondo, per non finire nel baratro. Lo ha evitato il Sassuolo, con tutte le armi che aveva a disposizione. Cuore, tanto, colpi balistici importanti alcuni e con quella voglia che ti fa ribaltare una partita che pareva essere compromessa. La vittoria col Catania vale oro, sia in termini di classifica che sotto l’aspetto psicologico: se fosse arrivato un ko, allora le cose si sarebbe messe talmente male, da pensare di avere già un piede e mezzo in B.

    Grazie anche al grande apporto di Eusebio Di Francesco sgravato da pressioni che stanavano tra capo e collo: se le è scrollate di dosso, riprendendosi il Sassuolo con ancor più forza interiore. Portarlo in salvo, significherebbe bissare l’impresa confezionata il 18 maggio 2013. Allora la A se la prese con i denti, e adesso vuole giustamente difendersela con le unghie.
     
    Ha lavorato tanto sul campo Di Francesco, ma lo ha fatto altrettanto nelle mente dei giocatori. Ritrovare fiducia nei propri mezzi, ritrovare quella compattezza che è determinante per centrare la salvezza. Occorreva essere diversi, molto diversi da quelle cinqe gare nelle quali sotto la gestione Alberto Malesani non era arrivato nemmeno mezzo punto. Aveva chiesto un altro spirito Difra: almeno ad oggi, può dire di averlo ritrovato.
     

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