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  • Sassuolomania: Questo non è un goal. Quando la tecnologia diventa surreale

    Sassuolomania: Questo non è un goal. Quando la tecnologia diventa surreale

    • Luca Bedogni
    La reazione al verdetto della Goal Line Technology in Roma-Sassuolo da parte di Alfred Duncan, via Twitter, mi è sembrata più che comprensibile. Fece molto peggio ad esempio Federer, quando chiese di spegnere l'Hawk-Eye durante la finale di Wimbledon del 2007. Lo sapete che in Ligue 1 la tecnologia di porta l'hanno sospesa per i troppi errori? (Se ne occupava un'altra azienda, la GoalControl, ma il fatto resta comunque significativo).

    Ci rendiamo conto a cosa ci stiamo aggrappando? Cos'è tutto questo fanatismo tecnologico di fronte a un'immagine tanto assurda e imbarazzante? La palla è dentro: 1-1 e il Sassuolo può giocarsela. Tra l'altro nessuno che accenni minimamente al margine d'errore dello strumento. Il margine d'errore, domando, viene solo dichiarato oppure anche considerato a scopo cautelativo?

    No perché altrimenti qui si esagera, e da una parte si misura tutto col capello, dall'altra ci si china sempre e comunque. Ah.. la Goal-line! Ma un po' di buon senso, cribbio! L'immagine del pallone entrato con sotto scritto "No goal" annuncia una nuova tipologia di misteri, quella del "Non goal-fantasma".

    E' a tal punto surreale, questa immagine, che mi ricorda vagamente il capolavoro di Magritte La Trahison des images ("Il Tradimento delle immagini"), conservato nel Los Angeles County Museum of Art. L'artista belga in questo dipinto rappresenta una pipa con sotto scritto "Ceci n'est pas une pipe" (in italiano: "Questa non è una pipa"). Ecco, Ceci n'est pas un but. L'effetto sorprendente più o meno è lo stesso: Questo non è un goal. Ma tranquilli (cit. Duncan).                   

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