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Sassuolomania: quale centrale per il Sassuolo? E il terzino?
Ma oggi non è più il Sassuolo confuso di Bucchi. Iachini ha ridato nerbo e, quel che più conta, continuità di giocate ai neroverdi. Ora i giocatori del Sassuolo han più certezze, lo si è visto anche al Luigi Ferraris, al termine di una sconfitta. Vincendo col Torino, gli emiliani in classifica potrebbero staccare nuovamente il Genoa appaiatosi a quota 21, ma lunedì sera ospite della Juventus. Il Chievo a 22, andando a Roma contro la Lazio, difficilmente porterà a casa 3 punti, e questo vorrebbe dire sorpasso. Un'occasione invece ce l'ha il Bologna a +3 dal Sassuolo, in quanto incontra l'ultima, il Benevento. Ma il Benevento di oggi è comunque un'insidia, vedi il precedente del Crotone l'anno scorso. Un Crotone che si giocherà molto invece a Verona, nello scontro diretto con l'Hellas. Prendiamo poi il Cagliari, a -1 dal Sassuolo: per quanto abbia giocato da dio contro la Juventus, il Milan che ospiterà è in crescita. Inoltre il Milan è pur sempre il Milan..
Nel frattempo il Sassuolo sta cercando uno/due difensori: stando alle parole di Iachini per Sky Sport, un centrale e un terzino destro ("Cannavaro lascia, forse saluterà Gazzola. Servirà qualche innesto per sostituirli"). La precedenza va data dunque al centrale, anche perché per il momento è l'unico buco certo, dopo la partenza di Cannavaro per la Cina. I papabili sono: De Maio ('87) del Bologna, Rossettini ('85) del Genoa, Andelkovic ('86) del Venezia e infine Mancini Gianluca ('96) dell'Atalanta. Tre uomini d'esperienza e un giovane promettente. Se i primi tuttavia hanno raccolto tutti un discreto numero di presenze nel girone di andata (rispettivamente 10, 14, 19), il giovane Mancini soltanto 2, più una apparizione in Coppa Italia. Due piste su tre sono anche complicate dalla concorrenza della Spal, interessata tanto a De Maio quanto a Mancini. Dei quattro, al momento, Andelkovic è l'unico a militare in Serie B, alla corte di Filippo Inzaghi. Ma insieme a De Maio è anche l'unico a esser già stato allenato da Iachini, e questo potrebbe essere un vantaggio (vedi Goldaniga). Mancini d'altronde è scoppiato nel Perugia di Bucchi nello scorso finale di stagione. Sarebbe una scelta di prospettiva più che una certezza, dato che in A deve ancora dimostrare tutto. Attenzione allora a Rossettini, che con Ballardini ha visto calare drasticamente il suo minutaggio, fatta eccezione per la partita giocata col Sassuolo, in cui ha ben figurato (6 panchine nelle ultime 8 gare). Sarà lui l'uomo d'esperienza chiamato a sostituire la chioccia Cannavaro?