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Sassuolomania: più forti delle milanesi
Lo scrissi perché guardavo gli scontri diretti, e poi perché vedevo le differenze, perché scorgevo l'ascesa da un parte (il Sassuolo), e per non dire la caduta, il caos dall'altra (il Milan). D'altronde il diavolo stava ripiegando sulla Europa League, ché i proclami a inizio anno erano altri (e pure le spese..). Ma un ripiego è già un movimento triste, verso il basso. Quali ambizioni possono nascere da un ripiego? E allora voi vorreste essere rappresentati da questo Milan in Europa, soltanto perché magari lo tifate? Vi auguro ben altro, e lo auguro pure al calcio italiano. Troppo meritevole è il Sassuolo, perché prevalga il tifo. Siate lucidi, siate onesti.
Adesso possiamo parlare di un Sassuolo che ha saputo fare a meno di Berardi e Missiroli nei momenti chiave dell'anno, che ha visto sbocciare giocatori come Pellegrini e Politano, ieri non a caso entrambi andati in gol. Del primo, che dire? In un altro club non l'avrebbero atteso, non ci avrebbero creduto così. E lui ha segnato ben tre reti, due delle quali pesantissime (contro il Verona e contro l'Inter).
L'altro io l'ho ribattezzato ironicamente il Salah d'Emilia, dato che Salah è il Messi d'Egitto. Mi sono pure chiesto (e non per la prima volta) se un giocatore come l'ex pescarese non renda più rapido il tridente, se il Sassuolo con lui non giochi meglio. Pur avendo fatto meno reti del calabrese (ha anche giocato meno..), azzardo una provocazione: non è stato più decisivo, più affidabile? Io son di quelli che, prima che della sua cessione, ancora discutono sulla natura del talento di Berardi, per ciò capite bene come arrivi a dire certe esagerazioni.
Una cosa si può aggiungere, che questo Sassuolo sesto in classifica, al momento a pari punti con la Fiorentina e ad un passo dall'Europa, è tutt'altro che Berardi-dipendente. Semmai è Di Francesco-dipendente, un po' come il Milan con Brocchi…
Concludo ricordandovi una cosa, a giustificazione del titolo: i neroverdi si sono rivelati più forti delle milanesi innanzitutto sul campo, vincendo tutti gli scontri diretti della stagione, tranne l'andata col Milan, finita come sappiamo (Sassuolo in dieci, i complimenti di Berlusconi ecc..). Poi hanno espresso un gioco migliore (vedi la battuta di Squinzi di ieri sera sull'Inter "squadraccia"), facendo crescere e lanciando nuovi prospetti. Senza parlare del solito argomento dell'italianità, che tuttavia non va mai dato per scontato, specialmente in un mondo brutto come il nostro. Dove la storia del calcio italiano rischia di finire in mano a dei cinesi. Con tutto il bene che possiamo volere ai cinesi.