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    Sassuolomania: Pinamonti e la ‘sindrome del trampolino’. Più spazio per Alvarez?

    Sassuolomania: Pinamonti e la ‘sindrome del trampolino’. Più spazio per Alvarez?

    • Luca Bedogni
    Il gol vittoria di Alvarez contro il Torino forse smuoverà qualcosa. Nelle prime sette giornate Pinamonti, il centravanti titolare arrivato al posto di Scamacca, ha fatto fatica. La miseria di un gol, tra l’altro regalato dal pasticcio Caldara-Dragowski in Spezia-Sassuolo. Poi solo sponde, qualche occasione giusto contro la Cremonese di Chiriches, e i tanti musi non del tutto simpatici sorpresi dalle telecamere.

    Ecco, non è per creare un dualismo senza senso, ma questa cosa dell’atteggiamento non deve essere ricondotta solo al temperamento. El Canario che è sudamericano da una parte, e il Pina di Cles dall’altra, Trentino-Alto Adige. Il sole e la neve, il caldo e il freddo, e chi più stereotipi ha più ne metta. Non vorrei però che dietro la scusa del temperamento si annidasse una punta di presunzione in Pinamonti, che naturalmente mal si sposa, anzi stride con lo spirito del Sassuolo. Agustin Alvarez sembra più umile, non solo più sorridente. Non ha “la sindrome del trampolino”, diciamocelo. A me Pinamonti dà l’impressione di essere un deluso dall’Inter a cui è capitato di andare al Sassuolo, l’ennesima squadra trampolino dopo Frosinone, Genoa ed Empoli. Ma sarò felice di ricredermi. Mi spiego così, del resto, certe reazioni stizzite che vedo dagli spalti nei confronti dei compagni che lo servono ‘male’. Un po’ ha ragione, un po’ no: si avverte un pizzico di boria nei suoi comportamenti.

    Scamacca era forte, aveva dei limiti, ma non si lamentava quasi mai platealmente. Lo stesso farebbe Agustin Alvarez, credo. D’altra parte ci vuole umiltà per resistere al trattamento a lui riservato da Dionisi. Sapete quanti minuti ha giocato l’uruguaiano finora in campionato? Soltanto 19. Che per i 12 milioni spesi è incomprensibile, per non dire un problema di cui rendere conto. Nelle prime tre giornate non è nemmeno entrato in campo. Dopodiché sono arrivati 6 minuti col Milan, 8 con la Cremonese, 1 con l’Udinese e infine 4 col Torino. Per fortuna sua e del Sassuolo Agustin Alvarez ha segnato il gol vittoria contro i granata. Cosicché, è un fatto, lui e Pinamonti alla sosta sono approdati con lo stesso numero di reti. Solo che Alvarez ha segnato un gol in 19 minuti a disposizione, Pinamonti in 512. Confronto indubbiamente amaro per il titolare, quasi paradossale. Ma non credo sia soltanto questione di fortuna o ironia della sorte.

    Piuttosto, di atteggiamento, è qui che voglio punzecchiare il Pina. Non tanto per metterne in discussione la titolarità; sarebbe esagerato (anche se non del tutto illegittimo) invocare una chance da titolare per Alvarez contro la Salernitana. Certo è che riservare al Canario voglioso soltanto i minutini finali delle partite, a fronte di un Pinamonti che gioca quasi col broncio, be’, questo mi sembra altrettanto esagerato. Più spazio sensato per l’uruguaiano, più sana concorrenza tra i due! E non dimentichiamoci di Antiste... Alle volte, insomma, anche un po’ di turnover non farebbe male. Per coinvolgere, per scoprire le qualità dell’uno e dell’altro, e per non insistere solo su una nota triste. Altrimenti ci si affida troppo ai colpi di culo.

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