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    Sassuolomania: perdere col sorriso, per due regali a CR7

    Sassuolomania: perdere col sorriso, per due regali a CR7

    • Luca Bedogni
    Raccontiamola col sorriso, questa prima rete di CR7 in Serie A. Al 50' del secondo tempo di Juve-Sassuolo, sullo 0-0, un traversone sul secondo palo imbarazza il neroverde Ferrari, che praticamente solo nella propria area piccola si china, schiaccia il pallone a terra con la testa e lo indirizza goffamente sul palo, distante un metro circa. Il legno colpito se ne stava lì come una gamba del destino, di passaggio. Lo sa Consigli, tuffatosi reattivo ma invano sull'errore del difensore, lo sa CR7 che ne ha approfittato lesto con un tocco a porta vuota, da gran rapace. Perché il vero assist-man di Cristiano Ronaldo oggi non è stato Dybala, non certo Mandzukic e nemmeno lo sputatore brasiliano: è stato il destino.

    Prima di quell'intervento maldestro di Ferrari infatti, il portoghese non aveva certo creato molto, irretito com'era dalle trame di gioco dei ragazzi di De Zerbi (52% di possesso all'Allianz Stadium..) o comunque ben controllato e respinto dalla retroguardia ospite fino a quel punto. Sembrava di nuovo ripetersi l'incantesimo: anche CR7 stava in ansia, lo ha dichiarato lui stesso a fine gara. Invece no, gamba del destino. Paradossalmente, proprio il gioco brillante del Sassuolo, coraggioso e a viso aperto, rappresentava la cura, una sorta di ansiolitico per Cristiano. Allegri non a caso aveva predetto il primo gol di CR7 proprio contro il Sassuolo. Ne era sicuro, conoscendo lo stile europeo di De Zerbi. Ci si poteva quasi scommettere. Il Sassuolo concede più degli altri, è matematico, avrà pensato il tecnico esperto bianconero. E così è stato sull' 1-0, quando Cristiano ha raddoppiato lanciatissimo in contropiede. Ma il primo gol.. nemmeno Allegri avrebbe potuto prevedere una comica del genere

    La partita il Sassuolo l'ha giocata alla grande, non c'è che dire. Ha sofferto il peso della Juve a sprazzi, specialmente nel quarto d'ora centrale del primo tempo e a inizio ripresa, quando la Juve è rientrata dagli spogliatoi per ammazzare il match. Sotto pressione, i neroverdi han ceduto qui, per poi riprendere il pallino del gioco nell'ultima mezz'ora, sotto di due gol. Nel finale, Babacar, subentrato a Locatelli (83'), ha accorciato le distanze di testa. Questo è di per sé già un fatto notevole (che il Sassuolo abbia segnato a Torino) perché i neroverdi fino al 90'+ 1' di oggi erano andati in gol all'Allianz Stadium soltanto una volta in tutti questi anni di Serie A

    Babacar si conferma importante, rinato. Partito dalla panchina, ha siglato contro la Juve il suo secondo gol stagionale (sarebbero tre, in realtà, vista la quasi doppietta col Genoa). Per alcuni avrebbe dovuto giocare dall'inizio addirittura, o comunque poteva essere inserito prima. Ma De Zerbi non voleva scoprirsi troppo.

    Il tecnico neroverde ha preferito optare per il Boa falso nove in un 4-3-3 -se segna sul quel colpo di tacco..- tra l'altro un Boa fantastico, ipertecnico e combattivo (duelli a non finire con Bonucci, muso duro con Matuidi..), con Bourabia mezzala (97% passaggi riusciti!) e la novità Djuricic esterno sinistro, al posto di Di Francesco. Il serbo si vede lontano un miglio che ha classe, ed è bella anche la fiducia che in lui ripone De Zerbi. Su questa rubrica, del resto, in settimana lo avevamo intuito che avrebbe potuto prender parte alla gara. Leggerlo nell'undici tuttavia ci ha sorpreso lo stesso: è stato il suo debutto ufficiale. Questo mister non finisce di stupirci. E Djuricic è forte.
    Infine una domanda un po' buttata lì, una provocazione: senza sputo, niente rosso? Eppure la testata di Douglas Costa il Sig. Daniele Chiffi l'aveva vista eccome.. 

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