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    Sassuolomania: parliamo di Busio. Cosa aggiungerebbe l’americano al centrocampo neroverde?

    Sassuolomania: parliamo di Busio. Cosa aggiungerebbe l’americano al centrocampo neroverde?

    • Luca Bedogni
    Tolto il fumo, le notizie neroverdi della settimana appena trascorsa sono principalmente due. Vediamo di commentarle insieme e rifletterci un pochino sopra. La prima è che il Sassuolo a Vipiteno sta impostando il lavoro sul 4-3-3. Questo significa che rispetto allo scorso anno il sistema base non sarà più il 4-2-3-1, bensì appunto il modulo col tridente e i tre centrocampisti. La seconda notizia riguarda invece il ritorno di fiamma per Busio, giocatore apparentemente abbastanza insipido. 

    Quanto al primo punto le questioni che si aprono sono tante. Dando per scontato la partenza di Scamacca, che sembra sempre più imminente, ad esempio sorge subito un problema: o Agustin Alvarez non è pronto (mi hanno preoccupato in tal senso le dichiarazioni del tecnico Dionisi…), o comunque uno tra lui e Raspadori dovrà stare in panchina, rosa al completo. Perché se Traorè torna come quello del girone di ritorno, a sinistra giocherà sempre lui, non me ne vogliano gli altri. Togliere il trequartista significa togliere spazio e ruolo ideale a Raspadori. E questo francamente non lo capisco tanto. Sono perplesso. Inoltre significa anche privarsi di un’altra soluzione interessante e alternativa: l’utilizzo di Thorstvedt da trequartista, dietro una punta tecnica e leggera qual è Raspadori, o lo stesso Alvarez. D’altra parte questa prospettiva tattica ci dice anche che Thorstvedt è stato preso per coprire un’eventuale partenza di Frattesi. Viene sentito dunque come mezzala-invasore, il norvegese, un giocatore di gamba. 

    E Busio, allora, che senso avrebbe? Be’, se si sta impostando il lavoro sul 4-3-3, il classe 2002 americano del Venezia servirebbe per completare il gioco delle coppie a centrocampo. Una volta partito Frattesi, ovviamente. Da un punto di vista tecnico tuttavia non è certo il suo sostituto. Busio, per caratteristiche, somiglia più ai due piccoletti Henrique e Lopez. Può fare sia la mezzala (meglio, perché senza eccessive responsabilità) che il vertice basso. È un costruttore, per capirci. Che in America faceva anche il trequarti, sì, però è soprattutto un costruttore, un palleggiatore. Con la differenza rispetto a Lopez ed Henrique che fa qualche bel lancio in più, il che non guasterebbe evidentemente al gioco di Dionisi. In questi casi si scomoda sempre Pirlo, ma noi lasciamo il Maestro dov’è. Però ha davvero un bel lancio, Busio, lo ribadisco. Offrirebbe questo colpo in più al centrocampo neroverde. Dunque raggruppiamoli per caratteristiche, i centrocampisti di Dionisi, ipotizzando la partenza di Frattesi e l’arrivo di Busio. Da un lato i centimetri e i muscoli (Obiang, Thorstvedt, Harroui), dall’altro i piccoletti super tecnici (Lopez, Henrique e Busio). Di questi nominati, tendenzialmente in tre possono ricoprire il ruolo davanti alla difesa (Lopez, Busio e Obiang). Poi potrebbe farlo anche Henrique, per carità. Ma tutto dipenderà dal tipo di assetto che deciderà di utilizzare di volta in volta Dionisi.

    Domanda secca: Busio arriverebbe per fare il titolare? Non penso proprio. Tuttavia in rosa avere uno come lui di certo non guasta, se imposti il lavoro a tre. Avrei preferito Villar? Sì, ma Villar verrebbe solo con la garanzia di giocare, dunque porterebbe un problema in più semmai. Busio invece può crescere gradualmente, fare della sana panca. In fondo è solo un 2002. Quando lo vedevo giocare al Venezia pensavo: ecco un giovane interessante nel contesto sbagliato. Al Sassuolo, per come gioca lui e per come gioca la squadra emiliana, troverebbe senz’altro il suo habitat. E lo vedremmo fiorire. 

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