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    Sassuolomania: non aggiungere dune al deserto

    Sassuolomania: non aggiungere dune al deserto

    Fra tutti i moduli, il 3-4-3 non credo possa dirsi il più adatto ad uno stato di emergenza. Mi si dirà, guarda che poi fa presto a diventare un 5-2-3, o se preferisci un 5-4-1, che Di Francesco è proprio questo che voleva, rinforzare il reparto difensivo. E va bene. Anzi, mica tanto. Perché cos'ho visto domenica, contro la Lazio? Cinque difensori, uno dei quali Biondini, in balia dell'attacco avversario, due centrocampisti, Missiroli e Taider, in balia del centrocampo avversario, e infine i soliti tre, là davanti, un po' più in balia della difesa avversaria di quanto non avessi già notato nelle ultime due gare, col Napoli e la Fiorentina. Insomma: squilibri. Se l'emergenza di per sé genera squilibri, bisognerebbe guardarsi dallo snaturare troppo certi sostituti, prelevati all'occorrenza da altri reparti. Tutti sapevamo e sappiamo che Biondini non è un terzino. Ora, perché fargli fare la variante più complicata del terzino, ovvero il quarto di centrocampo nel modulo 3-4-3? Si troverà quasi sempre a metà strada, gli avrai complicato la vita grama, tu che avresti dovuto facilitargliela. Lui che si era appena creato il suo mondo, coi suoi minimi riferimenti per cavarsela, le sue corsette un po' di qua un di là, tu gli chiedi di fare Lichtsteiner? Ma poi neanche, perché Lichtsteiner, primo, è coperto dal trio difensivo che sappiamo, non da Gazzola, Bianco e Acerbi, secondo, perché la mediana della Juve è assai più folta di quel reparto nel deserto che abbiamo visto domenica al Mapei. Taider e Missiroli, infatti, sembravano, dispersi e ciondoloni nel Sahara, l'algerino stremato col suo cammello. La squadra non riusciva a difendersi e non riusciva ad attaccare, fatta eccezione per quelle due occasioni capitate a Zaza, una nel primo tempo, l'altra, clamorosa, all'inizio del secondo. La mia impressione è dunque questa, che il Mister, involontariamente, abbia portato sabbia nel deserto, abbia aggiunto dune a dune, insabbiato oasi, contribuendo così a disorientare se stesso e la sua squadra. Contro la Juve, lunedì prossimo, rientrerà Magnanelli (in mezzo si torna felicemente a tre anche per questo), forse rientrerà Peluso, ma difficilmente vedremo dal primo minuto Natali, il nuovo acquisto che non gioca una partita dallo scorso 18 maggio. Servirà allora ritrovare le distanze di sicurezza tra reparto e reparto, tra giocatore e giocatore, leggere bene qual è la proprio duna di competenza, per trasformare un miraggio sinistro, distante circa trenta punti, in una Signora da conquistare col sudore e, perché no?, con l'abbronzatura.  

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