Sassuolomania: Matheus Henrique è un doppione di Lopez?
A prima vista, quello è il ruolo che ricopre naturalmente il brasiliano. Ma anche Arthur, giocatore a cui spesso viene associato Matheus Henrique, nel Gremio giocava regista nei due. Poi nel Barcellona in particolare lo abbiamo visto mezzala e spesso anche trequartista. E badate bene che è lo stesso Matheusinho a rinforzare il paragone: “Mi identifico molto in lui, entrambi siamo tecnici, occupiamo la stessa posizione e abbiamo caratteristiche in comune”. Matheus Henrique di fatto ha raccolto e interpretato le stesse funzioni nel Gremio. Questa cosa però potrebbe generare un inquadramento un po’ troppo rigido. Se infatti prendiamo una partita intera giocata dal brasiliano con funzioni di regia e costruzione bassa, ci sembra per lo più un giocatore; se ne prendiamo un’altra dove gioca un po’ più avanti, vengono fuori qualità che altrimenti sospetteremmo soltanto. Quando infatti distribuisce palloni davanti alla difesa si sente fin troppo a suo agio. Si adagia quasi, e la pressione scende ai minimi. Poi magari fa uno strappetto palla al piede che suona come un campanello. O mette una palla importante che fa intendere che il suo spettro di passaggi comprende anche quelli più difficili, vede l’ultimo passaggio per intenderci. Sono tutte spie, queste, di caratteristiche offensive presenti ma silenziate, tenute un po’ in sordina dai compiti del ruolo. Ogni tanto invece viene schierato trequartista. Sicché nel mese di maggio di quest’anno ha segnato addirittura due gol di testa, inserendosi in area tra gli attaccanti. Andate a rivederli: contro il Lanus (Copa Sudamericana, 14-05-21) e contro il Caxias-RS (semifinale Campionato Gaucho, 9-05-21). Chiaramente non è un saltatore o un incursore nato, figuriamoci, però c’è in lui qualcosa di offensivo, ricerca la porta in tanti modi e senza farsi troppi problemi. È dotato di un buon tiro, preciso, e spesso riesce ad arrivarci tramite uno-due o discese improvvise palla al piede.
Dico tutte queste cose perché il precampionato di Maxime Lopez è stato forte. Così come il suo finale di stagione. In certe partite dava l’impressione di tenere in mano la squadra ancor più di Locatelli. Dunque sarebbe strano pensare che Matheus Henrique arrivi per scalzare la funzione di regista assunta ormai chiaramente dal francesino. Altrettanto strano immaginarsi un centrocampo a due composto da giocatori così simili e contemporaneamente così bassi davanti alla difesa. Ma ripeto, il brasiliano ha qualcosa di offensivo, e può giocare almeno in tre ruoli (regista, mezzala, trequartista). Perciò probabilmente arriva per ampliare il ventaglio delle possibilità tattiche. Ci penserà Dionisi a trovargli la collocazione giusta. Sono davvero curioso.