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    Sassuolomania: ma quale dopo Vlahovic, Scamacca è già da big!

    Sassuolomania: ma quale dopo Vlahovic, Scamacca è già da big!

    • Luca Bedogni
    Il Sassuolo è molto forte ma sa ancora farsi del male. A Firenze è finita 2-2 una partita importante, tostissima, contro un avversario molto complicato. Perciò bisogna innanzitutto fare i complimenti ai ragazzi, che hanno guadagnato un punto in uno stadio caldo come il Franchi. Altro risultato positivo, al di là della dinamica di una gara nella quale si sono rovesciati senza regola precisa i rapporti di forza tra le due contendenti. E adesso sono 6 le partite consecutive in cui il Sassuolo di Dionisi non perde (2 vittorie e 4 pareggi), ed è la prima volta dall’inizio del campionato che la striscia si allunga così tanto. Dopo un avvio contraddittorio dal punto di vista dei risultati, ora si è raggiunto un certo grado di coerenza. Molto apprezzabile. Così possono i brillare liberamente i gioielli del club, da Frattesi a Scamacca (entrambi a segno contro la Fiorentina), passando per Raspadori (uomo assist in occasione del secondo gol). È stata davvero spettacolare l’azione del raddoppio finalizzata dal centrocampista ex Monza. Frattesi che, poco prima della quarta rete in Serie A, aveva appena fornito l’assist per Scamacca. Il sesto di Scamacca.

    A proposito del bomber: per me ha stravinto il duello con Vlahovic. Ridacchio abbastanza quando sento parlare di Scamacca alla Fiorentina per il dopo Vlahovic. Come se Scamacca non potesse già meritarsi una big. Come se Scamacca avesse un potenziale inferiore a Vlahovic. Non scherziamo, Scamacca finora ha soltanto giocato di meno. Dategli minuti e farà più o meno gli stessi gol del centravanti di Belgrado. Sono fortissimi entrambi, e entrambi li vedremo presto o tardi in una big. Ma gli scambi tra Sassuolo e Fiorentina per giocatori di questo livello non hanno senso. Stesso discorso per Berardi. Se un top player deve cambiare aria, deve esserci un salto reale, mentre Sassuolo e Fiorentina al momento si equivalgono, lo dice il campo.

    Anzi, fino all’intervallo il campo stava dicendo addirittura qualcosa in più a favore del Sassuolo. Poi c’è stata la confusione d’inizio ripresa, con la Fiore che meritatamente si è rifatta sotto e ha pareggiato. Qui però è opportuno aggiungere due osservazioni. La prima, come scrivevo in incipit, è che il Sassuolo sa ancora come farsi male da solo: attraverso gli errori di Chiriches (sempre lui…) e Consigli (quest’ultimo peraltro straordinario nel primo tempo). Paradossalmente la foga della Fiorentina si è concretizzata in gol soltanto grazie a dei regali neroverdi. Osservazione numero due: la gestione dei cambi si è rivelata ancora rivedibile. Dionisi ha ritardato un po’ troppo il ritocco di sistema, dal 4-2-3-1 iniziale al 4-3-3, quando era evidente il momento di difficoltà della squadra. Per giunta ha tolto di nuovo Scamacca intorno al 65esimo, depotenziando di fatto l’attacco neroverde nel finale, quando bastava sostituire il solo Raspadori per Boga (o Defrel stesso). Sicché più tardi, anche in superiorità numerica, il Sassuolo non è stato in grado di scalfire la difesa viola. Mi domando perché Scamacca continui a essere sempre sostituito. Non capisco. 

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