Calciomercato.com

  • Getty Images
    Sassuolomania: Lopez sta girando a vuoto. Qualcosa non va

    Sassuolomania: Lopez sta girando a vuoto. Qualcosa non va

    • Luca Bedogni
    Per quanto consci e preparati al peggio, nessuno sotto sotto si aspettava un 5-1 fra Atalanta e Sassuolo; vuoi la classifica, vuoi l’esperienza maturata, vuoi la squadra al completo o quasi. Invece è successo. E fa male iniziare l’anno così, il mese decisivo così. Il peggior modo possibile nel peggiore dei mondi possibili. Mercoledì adesso arriva il Genoa risollevato dalla cura Ballardini, poi c’è la Juve di Pirlo a Torino, domenica sera, quindi il Parma al Mapei Stadium, mentre il 24 i neroverdi giocheranno all’Olimpico contro la Lazio, per poi ripartire da Cagliari il 30. Un mese più che intenso, insomma, un mese fondamentale come è stato più volte definito da De Zerbi prima delle festività. Alludeva certamente agli scogli rappresentati da Atalanta, Juve e Lazio. Ma forse solo al primo. Già. 

    I precedenti parlavano chiaro: la Dea è la bestia nera del Sassuolo. E lo è -oggi più che mai lo abbiamo capito- perché ha un fisico bestiale. Forse ci vuole, un fisico bestiale, per poter competere con loro. A parte i primi dieci minuti, infatti, il divario è stato serio. Evidente. In poche parole il Sassuolo era in partita fino al primo gol di Zapata (non a caso un gol di prepotenza), dopodiché è stato percosso ripetutamente, andando in grande difficoltà, come forse mai prima. A tratti si è lasciato anche un po’ picchiare, cosa che non ci fa certo piacere sottolineare.  

    Maxime Lopez, giocatore in sé delizioso, è forse il simbolo di questa sconfitta. De Zerbi è stato costretto a toglierlo al minuto 56, sul 3-0, quando forse era da togliere addirittura nel primo tempo. Chissà, forse il mister sperava in una reazione dopo l’intervallo... Ma il francesino non c’è riuscito. Faticava proprio a coprire il campo, a reggere l’urto di De Roon e Freuler, gli interni di centrocampo di Gasperini contro cui, insieme a Traorè, era chiamato a confrontarsi direttamente. Forse stavolta non ha funzionato nemmeno la strategia in costruzione. L’idea di abbassare Locatelli tra i due centrali Chiriches e Ferrari di fatto ha lasciato troppo esposto il centrocampo neroverde, si aveva come l’impressione di un reparto in perenne affanno, sfilacciato, disunito.  Con l’ulteriore effetto collaterale di perdere la centralità di Locatelli in mezzo al campo nel palleggio. Lopez in sostanza non è stato in grado di fungere da Locatelli, mentre Manuel scendeva a costruire fra i suoi centrali (probabilmente si voleva in questo modo attrarre Pessina e al contempo aprire De Roon e Freuler con le mezzali, per consentire a Caputo, Boga e Berardi di scendere a ricevere tra le linee).

    Lopez, a dire il vero, è da un po’ che mi dà l’impressione di ‘girare a vuoto’. Dopo le faville col Napoli (grande prestazione e grande gol) si è andato gradualmente spegnendo in questo girone d’andata. Sembra apparentemente integrato nello stile di gioco dei neroverdi, ma in realtà forse provoca qualche scompenso. Qualche sottile, forse decisivo squilibrio. Spero di sbagliarmi, spero possa smentirmi al più presto.

    Altre Notizie