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    Sassuolomania: la volpe e Duvan

    Sassuolomania: la volpe e Duvan

    Una volpe che indossava un bel berretto neroverde, firmato Mapei, vide un giorno un colosso, un giocatore colombiano 24enne alto come il Vesuvio, che sedeva insoddisfatto a una panchina. Allora si avvicinò, e gli fece segno di alzarsi. Poi cominciò a girargli intorno lentamente, col musino rivolto verso l'alto. Pendevano a grappolo, come fossero orecchini, 8 gol da una parte e 8 dall'altra, le reti messe a segno dal colosso negli ultimi due anni.

    "La volpe e Duvan", però, non finirà come la favola di Esopo. Si stanno già accordando tra loro, questi strani personaggi. Infatti non c'è niente da afferrare, in questa favola, niente di inarrivabile, basta solo che la volpe usi le parole giuste, e le parole alate colmeranno il gap, salendo lungo il corpo del colosso. Quali argomentazioni potrebbe usare, allora, questo volpino intelligente che parla rasoterra e che, fuor di metafora, sarebbe il Sassuolo?

    Proviamo a immaginare il colloquio, concedendoci più di una licenza grottesca. Vogliate perdonare la simulazione in chiave Quentin T. e soprattutto il linguaggio terra a terra della volpe neroverde. "Dunque, Duvan, giochi nel Napoli da due anni, hai una media realizzativa spaventosa ma non vuoi più appoggiare le tue chiappone colombiane in panchina. Io ti dico solo che, da noi, Zaza se n'è andato.. Facciamo due + due? Oggi due + due fa Duvan, amico. Duvan al Sassuolo, caro mio. Perché noi siamo i soli che, assieme alla Sampdoria, accetterebbero la modalità prestito, cosa che, se ho ben capito, è assai gradita al tuo fottuto Boss, a De Laurentiis. Non vogliono perderti, giustamente. Io farei lo stesso, probabile. Piacevi anche a Sarri, a dire il vero, però come riserva o come prospettiva. Lascia stare. Qualcuno poi potrebbe metterci il bastone tra le ruote e mandarti in confusione, nonostante la pista Vrsaljko sia proprio bella e, stanne certo, fatta anche per te. Don't worry per la Samp. Hai sentito cos'ha detto Okaka? Nessuna voglia di andar via. Eder? Sembrava dovesse fare le valigie e invece è più attaccato alla maglia di Palombo. Poi c'è quel Correa (un bel trequartista classe '94), per il quale Zenga stravede, e per il quale lo stesso Palombo ci va giù pesante con frasi tipo "sarà l'anno di Correa!". Hanno perso Eto'o, va bene, ma quello c'ha le lettere d'addio nella manica dell'abito con cui va a firmare i contratti.. E Bonazzoli, il giovanissimo? Un altro che riempie il parco attaccanti della Samp. Ma, aiutami, forse ho dimenticato qualcuno. Mu..? Lo dici tu o lo dico io? Muu..? Caro Duvan, per molte, Muriel costa troppo, la Roma ha appena fatto retromarcia, ad esempio, e poi difficilmente lo daranno via: è buono come il pesto alla genovese, quello lì! Lo sai che ti vorrebbero come vice-Okaka? Che la Samp è ambiziosetta e ti tratterebbe poco più del Napoli, vero? Allora guardami bene, adesso, dall'alto verso il basso, ma con tutta l'attenzione di cui sei fottutamente capace. Il Sassuolo è una squadra che ti si addice, Duvan. Noi non vogliamo la salvezza all'ultima giornata e non vogliamo nemmeno andare in Champions. Noi intercettiamo perfettamente il giocatore che sei, e siamo certi che nella fascia in cui ti accoglieremo, tu potrai spaccare i pali, le traverse e certamente anche qualche dannata rete. Ti mettiamo nelle condizioni ottimali per il salto di qualità di cui tu stesso hai bisogno. Poi, se diventi un Totem coi controcoglioni, torni là da Sarri, se c'è ancora, e tornerai dal tuo paparino De Laurentiis dopo avergli fatto sotto il naso almeno 15, cazzutissimi, gol! Che ne dici, Zapata? Qua la zampa!"    

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