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Sassuolomania: la mano di Difra
Da difendere con le unghie e con i denti: l’ora e mezza di Bologna, quantomeno lasciano speranze in chiave salvezza. Si è ulteriormente complicata la classifica, ma lo spirito messo in mostra può rendere orgoglio allo stesso pescarese. Lo rivoleva la gente di Sassuolo, quella che domenica ha esposto dei cartoncini bianchi con su scritto “Di Francesco uno di noi”, e lui fondamentalmente non se ne era mai andato.
Portare a casa l’impresa, perché ad oggi occorre definirla tale, passa anche dal sapere “legare” con i nuovi e riannodare quel filo con la vecchia guardia che in massima serie, il Sassuolo è stato capace di condurre. E non è un caso se i migliori, siano stati Chibsah e quel Missiroli, che è giocatore dalle eccelse qualità tecniche ma con poca “cattiveria”: contro il Bologna, pareva l’avesse (ri)acquistata.
Merito di Eusebio, che nel “Missile” ha sempre creduto, uomo vero con valori importanti. Non doveva essere cacciato, perché era il meno responsabile: speriamo, sia bravo nel coprire anche gli errori altrui.