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    Sassuolomania: la compensazione ai tempi del Var

    Sassuolomania: la compensazione ai tempi del Var

    • Luca Bedogni
    Dio benedica il Var, a parte quando fa così. La tecnologia ci vuole, fa bene al calcio, ma solo se viene utilizzata decentemente. E decentemente non è l’avverbio giusto per il finale di Fiorentina-Sassuolo (2-1).

    Siamo al minuto 86, 1 a 1, attaccano i viola, la palla spiove dentro l’area. Un tiro di Castrovilli viene respinto da Traorè e carambola in zona Terzic-Ruan. Il terzino di Italiano prova a ribattere in rete di prima intenzione ma viene leggermente anticipato da un tocco di punta di Ruan, così la palla schizza contro il piede di Terzic e assume una traiettoria imprevedibile, simile a una svirgolata. È in conseguenza di questa combinazione fortuita e ravvicinata che il pallone finisce sul braccio di Ruan (aperto, sì, perché Ruan si era appena coordinato per arrivare primo sul pallone). Da notare la scelta istintiva dell’arbitro Manganiello che, coerente con la sua posizione in presa diretta, da cui può vedere senza ostacoli il rimpallo, decide di lasciar correre. 

    Subito però si scatenano le proteste. Stadio e giocatori. Il rigore assegnato al Sassuolo per fallo di mano intorno al decimo della ripresa diventa un precedente pretestuoso su cui fare leva. E benché si tratti di un episodio completamente diverso, quello tra Pinamonti e Dodo, un episodio ‘sano’ di impiego del Var (del tipo tiro-‘parata’), viene utilizzato come termine di paragone. È il motore psicologico che innesca la macchina della compensazione, nonostante il Var. 

    Il primo a cascarci, super paradosso, è il Var Doveri, che richiama il direttore di gara. Dopodiché ci casca pure Manganiello all’on field review. L’arbitro corregge la sua decisione iniziale, assegna il rigore e la Fiorentina segna il gol vittoria al 90’ +1’. 

    Sarebbe quasi tutto bello e tutto giusto, quasi accettabile, se l’immagine fornita a Manganiello non fosse così compromettente. Possibile, mi domando, che l’unica immagine fornita a Manganiello dalla sala Var sia quella in cui il punto di vista dirimente nasconde di fatto il tocco di Ruan, tagliando in questo modo alla radice ogni dubbio? In sostanza ti fanno vedere il tocco di mano oscurando la dinamica. Il Var che fornisce un punto di vista peggiore rispetto al punto di vista live dell’arbitro mi sembra il colmo. Eppure è successo. Alla Fiorentina vanno i tre punti col trucco, il Sassuolo beffato resta a zero.

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