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  • Sassuolomania: insoddisfazione e dati. Il Sassuolo sta facendo poco?

    Sassuolomania: insoddisfazione e dati. Il Sassuolo sta facendo poco?

    • Luca Bedogni
    In una intervista recente alla Gazzetta di Modena l’ad Carnevali si è dichiarato “non soddisfatto”. Comprensivo sì, per via dei tanti infortuni e del ringiovanimento della squadra, dei ragazzi stranieri che devono ambientarsi, ma allo stesso tempo insoddisfatto dell’operato complessivo di queste prime 15 giornate. I punti toccati sono stati sostanzialmente tre: Dionisi può fare di più, Pinamonti può fare di più, chi non è motivato a gennaio può andarsene, basta che presenti una soluzione plausibile. Non i big, comunque. Scordatevi Frattesi alla Roma dopo i Mondiali, non ha senso. Al massimo si farà in estate. 

    Apro una piccola parentesi su Frattesi. Non sono sorpreso di aver trovato conferme nelle parole del centrocampista, il quale avrebbe affermato (sempre di recente e in una intervista che andrebbe incrociata a quella di Carnevali) che Dionisi ha cambiato sistema di gioco proprio per lui. Lo sostengo criticamente dall’inizio di questa stagione, ma alcuni mi hanno scritto che esageravo. Come per altri esageravo anche a suonare troppi allarmi, puntando troppo il dito su qualcuno (guarda caso gli stessi punzecchiati da Carnevali). Qualcosa da dire c’era. E pazienza se per farlo occorreva travestirsi da Cassandra. Ogni tanto ci tocca. Compriamo la parrucca e la teniamo sul tavolo, accanto al portatile. Serve anche quella. 

    Ma dato che non si vive di soli drammi, conviene rivolgersi anche alla scienza, ai numeri. Le cose così si bilanciano, il quadro diventa più chiaro ed evitiamo le esagerazioni per eccesso o per difetto. Dunque com’è andato nei fatti il Sassuolo in queste prime 15 giornate rispetto all’avvio di campionato dello scorso anno? Pesiamo la ciccia.

    Sì, c’è stata una flessione, per lo più lieve, in tutte le voci. Quanto alla posizione in classifica, da 12esimi che eravamo oggi siamo 15esimi. Peggio ma non di tanto. I punti allora erano 19 oggi sono 16. Peggio ma non di molto. Di questi tempi si erano vinte 5 partite, pareggiate 4 e perse 6, mentre adesso sono solo 4 le vittorie, 4 i pareggi e 7 le sconfitte. Balla un urrà mancato di troppo, che a fare i freddi è un po’ pochino per strapparsi i capelli e rotolarsi nella polvere, siamo d’accordo. Ma è su altre due o tre voci concrete che si diventa tristi. E qui allora bisogna accordare l’impressione sempre troppo vaga dell’insoddisfazione generica (che da sola rischia di passare per nebbiolina umorale) con dei dati di realtà duri e puri. La differenza più lampante sta nei gol fatti: 24 nelle prime 15 giornate 21/22, soltanto 15 da agosto 2022 a oggi. Lo sento solo io il vuoto d’aria? Fortuna che ci sono i Mondiali, così lo percepiamo tutti come vuoto d’aria e non come caduta libera. Altro tema chiave: i gol subiti, usati spesso contro il 4-2-3-1 dello scorso anno. Per alcuni un argomento in più a sostegno del cambio di modulo di questa stagione. Ebbene, proprio dove ci attendevamo una compensazione volta a giustificare la crisi del gol (della serie, almeno difendiamo meglio…), troviamo invece un ristagno preoccupante: nessuna svolta percepibile, a meno che non vogliate aggrapparvi disperatamente a quel -1 piuttosto ridicolo tra i 23 subiti ieri e i 22 subiti oggi.

    Infine un altro dato macigno: le partite di cartello. Nessuna vittoria contro le big finora, nessun exploit, diversamente da quanto visto e gioito nell’avvio di campionato scorso, quando il Sassuolo si impose contro la Juve e il Milan, e pareggiò col Napoli. 

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