Quando il 12 gennaio scorso il Sassuolo superò 4-3 il Milan al Mapei Stadium, nessuno poteva immaginare che, di lì a poco, il record negativo di sconfitte consecutive 2013-2014, ben 7, era pronto a risucchiarci. Torino, Livorno, Verona; Inter, Napoli, Lazio, Parma, finché un bel giorno di marzo, contro il Bologna, si pareggia, e forse qualcuno, sul pullman neroverde, cambia musica nelle cuffie durante il viaggio di ritorno. Poi arriva il Catania, a Reggio, e finalmente torniamo a vincerne una. Aprile, a questo punto, di crudele non ha nulla per il Sassuolo, anzi, assieme a maggio, diventa un mese da salvare, da incorniciare. Si batte l'Atalanta, il Chievo, infine la Fiore e il Genoa, calando poker liberatori, primaverili. Chiudiamo il girone di ritorno salvi, a 34 punti, diciassettesimi. Ora che è finito l'anno, il 2015 si apre ancora con il Milan. E' cambiata la nostra classifica però, l'umore, di punti ne abbiamo 20 e non 14 come allora, e siamo a "soli" 7 dal terzo posto, sopra di 5 all'Atalanta, che è quartultima. Un dato balza all'occhio, scorrendo queste prime sedici giornate; il Sassuolo, quando ha vinto, l'ha fatto al momento giusto, negli scontri diretti: prima col Parma, poi con l'Empoli e il Torino, e poi contro il Verona. Uniche eccezioni al trend, nelle ultime dieci giornate, la sconfitta fuori casa col Palermo e il mezzo passo falso col Cesena. Quattro vinte, quattro perse (Inter, Napoli, Lazio, Palermo); la differenza, per ora, sembra la facciano i restanti 8 pareggi, una traccia nuova di equilibrio che informa di sé il girone d'andata degli uomini di Di Francesco. Per quanto riguarda il mercato, persiste l'interessamento per Salih Ucan, centrocampista della Roma, anche se sta emergendo pure il nome di Baselli, regista promettente dell'Atalanta, annata 92. Questi due nomi, entrambi giocatori di qualità, indicano forse che in entrata l'urgenza prima della squadra è a centrocampo. In questi giorni Di Francesco ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky, dove assicura invece che "a gennaio rimarranno tutti", Zaza compreso, ovviamente. Il nostro capocannoniere, cinque gol all'attivo, potrebbe finire alla Juve soltanto a fine campionato, ma non ora. Prevedibile, diremo, visto che a un certo punto quasi tutto il Sassuolo sembrava bersaglio delle mire bianconere. Piace Vrsaljko, piace Berardi, Zaza va via, e intanto il Sassuolo non correva ai ripari, non si muoveva. E la Signora nemmeno.