Sassuolomania: in cerca della continuità
Se è vero che vincere aiuta a vincere, il Sassuolo dovrebbe aver rintrapreso la strada giusta. Non inganni, però il successo di domenica scorsa sul Milan: contro probabilmente il peggio Diavolo degli ultimi 20 vent'anni, gli uomini di Eusebio Di Francesco hanno trovato un avversario che giocava e che al contempo lasciava giocare.
Diversi gli spazi quindi, nei quali si è infilato con astuzia e maestria Domenico Berardi. Pareva un sogno, e invece era realtà. La stessa che disegna un Sassuolo quart'ultimo e atteso da uno scomodo Torino. Affrontarlo come se nulla fosse stato fatto, come se la classifica fosse più complicata di quel che è.
Con l'acqua alla gola, Magnanelli e compagni hanno dimostrato di saperla sfangare. Ma occorre non essere sempre così 'tirati' per fornire grandi prestazioni. Anche in situazioni un pò meno complicate, serve dimostrarsi maturi. Forse per una mancanza di esperienza, la metamorfosi non si è ancora completata.
Dal mercato sono arrivati Ariaudo e Manfredini per puntellare il reparto difensivo. Bene, qualche cosa dopo i 41 gol incassati, a Piazza Risorgimento dovevano necessariamente fare. In attesa di un attaccante che possa appoggiare Zaza e Berardi. Qualche gol in meno subito e qualcuno in più segnato. Operazione scontata, ma obbligatoria per centrare la salvezza.