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    Sassuolomania: il Torino ha meritato. C’è un errore da non commettere anche a Bergamo

    Sassuolomania: il Torino ha meritato. C’è un errore da non commettere anche a Bergamo

    • Luca Bedogni
    I primi minuti dei neroverdi in Sassuolo-Torino mi stavano sorprendendo per qualità e intensità, al pari di Roma-Sassuolo. Le uscite dal pressing caratteristico di Juric sembravano funzionare, ottimamente studiate a tavolino. Pensate solo alla splendida combinazione sulla destra avviata da Toljan, e grazie alla quale Frattesi, servito da Berardi dopo la sponda di Raspadori, si è trovato una prateria davanti, con tanto di palo fragoroso colpito al termine della cavalcata. Quella era chiaramente una situazione individuata e allenata per sfruttare il bug nel sistema di Juric. L’inserimento a sorpresa del centrocampista contro la difesa ‘a uomo’ del Toro, tramite combinazione veloce. E altre due o tre volte il Sassuolo ce l’aveva fatta a infilare questa benedetta pressione, questa fisicità importante del Toro, tanto che la partita era divertente ed equilibrata fin lì, anche se forse un po’ troppo pazzerella.

    Alla lunga però questo registro verticale non ha pagato (vuoi anche perché non si è fatto gol...), e il Torino ha preso il sopravvento già dalla metà del primo tempo. Da quando si è svegliato Brekalo tra le altre cose. A posteriori si può discutere su quanto sia stato opportuno fare braccio di ferro col Torino. Lo è stato poco, a parer mio, dato che storicamente ha sempre messo in difficoltà i neroverdi sotto l’aspetto della fisicità e del ritmo. Nei 5 precedenti il Sassuolo aveva vinto solo una volta, con tre sconfitte e un pareggio soltanto.

    A ciò si aggiunga che il Torino attuale è ancora più forte, sia per mentalità che per i volti nuovi. È già una squadra di Juric per intenderci. E giocare in bilico sulle corde del croato è assai pericoloso. Dionisi ci ha provato e si è fatto male. In particolare nella ripresa quando il Sassuolo ha dato l’impressione di non saper cambiare rotta, nonostante i cambi.

    Sapevate che il Sassuolo, prima della gara col Torino, era la squadra che, appena sotto la Roma (22), effettuava più tiri nello specchio (21) di tutta la Serie A? E che solo Napoli e Roma avevano calciato di più nel complesso (48 tiri totali vs i 47 dei neroverdi)? Ebbene, nella partita di ieri la maggior parte dei giocatori offensivi utilizzati da Dionisi non è riuscita nemmeno a calciare. L’elenco è lungo: Raspadori, Boga, Djuricic, Traorè, Scamacca e Defrel, tutti a zero. Mettiamo se volete un asterisco al fantasista serbo, perché gli hanno pur sempre annullato un bel gol. L’eccezione è Berardi naturalmente, con 4 tiri, di cui però non ricordiamo l’effetto. L’occasione più importante in definitiva è rimasta quella iniziale di Frattesi, alla quale possiamo aggiungere il colpo di testa di Ferrari nel finalone disperato. Per dire che sì, verticali è bello e divertente, però il Sassuolo non può prescindere dal gioco ragionato, le due cose vanno alternate con saggezza. Il rischio è di ottenere il contrario di ciò che si cerca, specialmente contro squadre che giocano questo tipo di calcio. Quello del Toro di Juric, che è poi una copia ben riuscita dell’Atalanta di Gasperini. E indovinate dove gioca il Sassuolo martedì sera? Zero punti in tre partite speriamo di no, dai. 

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