Calciomercato.com

  • Getty Images
    Sassuolomania: il problema non è il tiqui-taca. Come ovviare all'assenza di Boateng?

    Sassuolomania: il problema non è il tiqui-taca. Come ovviare all'assenza di Boateng?

    • Luca Bedogni
    Già la notizia dell'infortunio di Boateng a inizio settimana era stata una bella mazzata, poi è arrivato lo 0-0 di ieri contro l'Udinese ad aumentare le nostre preoccupazioni. Il Sassuolo si è un po' isterilito. Pur rimanendo ottavo (21 reti) -da primo che era- nella classifica dei gol segnati guidata ora dalla Juventus (31), si avverte un periodo di scarsa brillantezza quanto a produzione di occasioni vere e proprie. E la perdita del falso nueve ghanese, benché fosse anche lui in calo, rischia adesso di accentuare questo problema.

    Emblematica, se volete, la partita contro i friulani, la prima delle 6 gare di campionato che il Sassuolo giocherà a dicembre, un mese fitto di impegni e per questo  abbastanza decisivo per il prosieguo della stagione. De Zerbi contro il 5-3-2 bloccatissimo dell'Udinese ha scelto il 4-3-3, rilanciando Di Francesco a sinistra dopo due panchine di fila e confermando punta Babacar. A destra, il solito Berardi. In mediana, fuori sia Magnanelli che Locatelli, preferito Sensi tra Bourabia e Duncan. Risultato: 3 miseri tiri nello specchio, nessuno dei quali effettuati da Babacar o Di Francesco. A calciare in porta sono stati i soli Duncan e Berardi, più Matri quando è entrato. Ecco, Matri è stato di gran lunga più pericoloso di Babacar, ed è la terza scelta. Addirittura ieri De Zerbi ha buttato in campo per la prima volta Trotta negli ultimi minuti, nella speranza di sfondare le barricate di Nicola. Invano: l'ex attaccante del Crotone in 8' non ha avuto modo di toccare un pallone. A mali estremi l'estremo rimedio non è stato quello giusto. Fuochino però. 

    E' stato scritto che il Sassuolo ieri ha messo in mezzo ben 44 cross. Non ricordo un colpo di testa di Babacar. I neroverdi hanno giocato col 66% di possesso, eppure niente. Questo vuol dire, primo, che l'Udinese si è difesa molto bene (sono venuti a fare la loro umile partita e han portato a casa quel punticino che volevano), secondo, che il Sassuolo non è stato efficace negli spostamenti del pallone. Non ha direzionato bene la mole di gioco creata. Ha battuto sentieri inariditi, bruciati preventivamente dalla strategia difensiva dei friulani. L'Udinese ha schierato per tutta la partita cinque uomini in linea a protezione della porta. I nostri tre attaccanti, ovunque, erano in inferiorità numerica. Le sovrapposizioni cercate dai terzini per aggirare il problema, premiate o meno (più nel secondo che nel primo tempo), non portavano che a cross imprecisi, o comunque in balia dei tre centrali bianconeri.

    Quale poteva essere allora la soluzione per scardinare questo sistema? Quella di inserire prima un uomo tra le linee (o una seconda punta), magari variando modulo leggermente. Non Trotta, però, che è stato un po' buttato lì senza crederci davvero. Ad esempio mi viene in mente solo una bella imbucata di Sensi per Djuricic, nella ripresa, pescato centralmente tra centrocampo e difesa. Serviva questo, dunque una seconda punta o un trequarti, un 4-4-2 o un 4-2-3-1, dato che il 4-3-3 del primo tempo si era incagliato con le mezzali sui centrali laterali di difesa, che ne assorbivano sistematicamente gli inserimenti. Questo era infatti il modo prescelto di insidiare inizialmente i cinque di Nicola: alzando le mezzali. Ma col senno di poi due punte o un trequarti più una punta avrebbero forse preoccupato maggiormente i tre centrali friulani.

    Chi avrebbe potuto farlo? Djuricic o lo stesso Berardi, oppure Sensi rovesciando il triangolo di centrocampo. Serve un'idea nuova ora, o per lo meno alternativa al 4-3-3 in questi casi. Il rischio altrimenti è quello di, venuta meno la funzione tra le linee del falso nueve Boateng, insistere troppo per vie esterne, risultando sempre più prevedibili. Mercoledì sera il quarto turno di Coppa Italia (in casa contro il Catania) dovrebbe servire a mio avviso proprio per sperimentare nuove soluzioni in vista dei prossimi delicati impegni con Fiorentina, Frosinone, Torino, Roma e Atalanta. 

    Altre Notizie