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Sassuolomania: il Boa neroverde
Boateng, dati alla mano, ha appena disputato due stagioni da urlo. Giocando sempre, segnando molto. Nel 2016/2017 era in Liga, nel Las Palmas di Quique Setién, quest'anno invece ha giocato in Germania, nell'Eintracht Francoforte. Rispettivamente 10 gol in 28 presenze (più 5 assist) e 6 reti in 31 gettoni. Più una DFB-Pokal che è valsa alla Diva vom Main (La Diva del Meno) l'accesso diretto alla fase a gironi della UEFA Europa League 18/19. Fra parentesi, finale vinta a Berlino contro il Bayern Monaco, 3-1. Boateng non ha mai segnato così tanto, nemmeno nella sua prima esperienza al Milan (massimo 5 gol, nel 2011/2012).
Che centrocampo dobbiamo aspettarci, allora? De Zerbi dice che è presto, per parlarne, evidentemente si aspetta ancora altri colpi importanti. Gli piace Locatelli. Fatto sta che con Kevin-Prince il Sassuolo acquista una mezzala/trequarti grazie alla quale potrà passare tranquillamente dal 4-3-3 al 4-2-3-1, anche a partita in corso. L'arrivo del centrocampista offensivo ghanese apre la porta all'altro ghanese, Duncan, che recentemente ha chiesto di lasciare Sassuolo. Attenzione però, perché il contributo difensivo di Duncan è stato preziosissimo anche in questo finale di stagione, e se Boateng è un ottimo acquisto, bisognerà comunque trovare l'equilibrio giusto. Di reparto e tra i reparti.
Certo è che il potenziale offensivo (e il tasso tecnico) sta crescendo in maniera esponenziale. Partito Politano, De Zerbi potrà schierare Di Francesco, Boateng e Djuricic in un colpo solo (e magari anche Berardi..). Altro fatto da tenere a mente e che, è probabile, ha giocato un ruolo chiave nelle trattative: la condivisione di un'idea di calcio propositiva. Non scordiamoci che Boateng, nel Las Palmas di Quique Setién, era abituato a un tipo di gioco molto spettacolare, votato al possesso e al dominio della partita. La filosofia di De Zerbi è quella, niente complessi d'inferiorità con nessuno. E così il Boa è tornato in Italia.