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    Sassuolomania: il bilancio di Giano Bifronte

    Sassuolomania: il bilancio di Giano Bifronte

    Poiché mancavano ormai pochi giorni all'ultimo dell'anno, mi sono impegnato a rievocare Ianus Bifrons, l'antica divinità italica che presiedeva a tutti gli inizi e ai passaggi, materiali o immateriali, ma anche a tutte le porte -comprese, ho pensato io, quelle da calcio-, per estorcergli un giudizio calcistico complesso sul meraviglioso 2015 del Sassuolo. Per chi non lo sapesse, questo Ianus, italianizzato Giano, dal cui nome deriva il nostro gennaio, veniva raffigurato con due volti, uno rivolto al futuro, l'altro al passato. Ed è proprio a quest'ultimo che ho sottoposto i miei interrogativi, ardimentoso e anacronistico. Vi riporto in sintesi quel che ha detto, rivelandosi con mia grande sorpresa un attento conoscitore della realtà calcistica sassolese.

    Partiamo naturalmente da gennaio 2015. Il Sassuolo fece 8 punti in 5 partite, andando a vincere a San Siro contro il Milan, e rifilando 3 gol in casa all'Inter di Mancini. Unico neo del mese, la sconfitta in trasferta col Cagliari per 2-1. Guàrdati da un bel gennaio, dice un proverbio, e infatti, dopo quella vetta del 31, seguirono disfatte e mesi cupi.

    Febbraio, marzo e aprile furono disastrosi: soltanto 2 vittorie in 12 partite! Zaza & co., staccata la spina, riuscirono a battere unicamente il Parma, quel Parma là che stava fallendo, e, di misura, beninteso sempre in casa, il Chievo Verona. Tra febbraio e marzo si registrò allora una striscia negativa di 4 sconfitte consecutive, maturate contro Fiorentina, Napoli, Lazio e Juventus. Fa davvero impressione pensare al campionato presente, dove con queste squadre il Sassuolo ha raccolto ben 10 punti, senza perderne una. Se febbraio è stato corto, grazie al cielo, oltreché maledetto, chi ha messo marzo in primavera ha fatto male: la vittoria col Parma di cui si parlava è stata la famosa rondine, non certo un segno di fioritura. Aprile poi, come al solito, amò esser cattivo, anche col Sassuolo. Si perse male a Bergamo, a Verona, e malissimo in casa con la Roma il giorno 30.

    Natura volle, infine, che arrivasse maggio, il mese della Madonna. Dopo un pareggino in casa col Palermo, 4 vittorie consecutive per chiudere la stagione in bellezza; quella col Cesena, quella col Milan, quella con l'Udinese e quella con il Genoa.

    D'estate, poi, come sapete, essendo voi lettori abituali di calciomercato, il Sassuolo perse Zaza, ma si andò a rinforzare ora con acquisti mirati (Duncan, Politano e Defrel) ora con ritorni (Laribi e Falcinelli) e scommesse (Pellegrini) congeniali al credo di un confermatissimo Di Francesco.

    Il girone d'andata del terzo anno di serie A, peraltro non ancora concluso (mancano il Frosinone in casa e l' Inter a San Siro), è stato ed è il girone dei record. A lungo stabili in zona Europa League, battute molte big, tra cui niente di meno che i campioni in carica, una certa Signora.., il Sassuolo ha perso solo 3 partite (con Empoli, Milan e Genoa), confezionando per l'appunto 7 vittorie e 6 pareggi. Settimi, e con una partita in meno, che verrà recuperata il 20 del prossimo mese. Tornando alle sconfitte patite, è bene aggiungere che soltanto il Napoli di Sarri ne ha perse meno: 2, di cui una proprio col Sassuolo. Inoltre, posto che la scia di risultati positivi cominciata lo scorso maggio si è interrotta ahimè il 4 ottobre, ad Empoli (maledetto Maccarone!), è anche vero che il Mapei Stadium, ad oggi, risulta ancora da espugnare. Venite pure avanti, ciociari! Questo Sassuolo non calerà, vorrà stupire ancora! Parola di Ianus.

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