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Sassuolomania: giocatori a metà
L’anno scorso la gara di allarme nel precampionato era stata quella del sentito derby contro il Modena, perso malamente al Braglia, e additata dal sottoscritto su questa rubrica come un bruttissimo segnale. Ma la squadra (allenatore in primis) non aveva avvertito in tempo il problema, tanto che il girone d’andata si rivelò presto deludente, per finire peggio, con un bel po’ di preoccupazione nell’aria. Poi, per fortuna, tutto tornò a posto da gennaio, dopo la sosta salvifica del Mondiale.
Ora Dionisi, con le sue dichiarazioni postpartita al fulmicotone, è il primo a non sottovalutare certi atteggiamenti, il primo a minacciare scelte incombenti che qualcuno, forse, non manderà giù. Sembra aver fatto tesoro del passato preseason, al punto da anticipare persino le più cupe Cassandre. Ed io, che mi definisco una Cassandra moderata, anzi al momento una Cassandra spiaggiata, non mi aspettavo parole simili, che di fatto stridono con il centoventi a zero “tutto bello” rifilato al Real Vicenza. Ma le ho apprezzate. Non solo per quel sapore vagamente profetico che, scusate la deformazione professionale, sento affine a prescindere, ma perché servono davvero al qui ed ora. Servono davvero a costruire una stagione.
“Sono stufo dei giocatori a metà”, ha sentenziato il mister, con chiaro e inequivocabile riferimento agli scontenti che vorrebbero o volevano partire. Io aggiungerei dall’ombrellone: specialmente se sono metà di mezzi giocatori.