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    Sassuolomania: Effe Di Fra

    Sassuolomania: Effe Di Fra

    • Luca Bedogni
    Dite un po', vi sta convincendo la strada imboccata dal Sassuolo? Parliamo di mercato, ovviamente, e del progetto De Zerbi che ha già l'aspetto di una rivoluzione. Forse inevitabile. In questi giorni si stanno delineando e concludendo operazioni molto importanti per il club neroverde. Ieri è stato trovato l'accordo per Politano all'Inter. Risale invece a ieri l'altro lo scambio alla pari col Bologna Falcinelli-Di Francesco. Nel mentre Acerbi è ai saluti, sempre più vicino alla Lazio che gli ha proposto un quadriennale da 1,5 milioni a stagione. Per tacere di Berardi, su cui c'è ancora, nonostante tutto, l'interesse della Roma. Ma al momento quest'ultima pista è la meno certa. 

    Dunque torniamo a Politano, Falcinelli e Acerbi, i tre giocatori in uscita (definitiva). Solo una delle tre operazioni, a prima vista, è chiaramente un affare (affronteremo più avanti gli altri due casi, contropartite tecniche comprese). 
    Al Sassuolo serviva come il pane un esterno offensivo, di piede destro. Sostengo da tempo che è dall'addio di Sansone (estate 2016) che, di fatto, un giocatore analogo manca in rosa. Ragusa, per caratteristiche, non poteva evidentemente colmare questo vuoto. Lo stesso Politano, quando veniva schierato a sinistra, faticava a riempirlo. Ecco allora il nome "nuovo" e, finalmente -mi sbilancio-, quello giusto: Di Francesco. Federico, Effe Di Fra, il figlio di Eusebio. 
    Un giocatore che tra l'altro era già stato avvicinato al Sassuolo, due anni fa. Poi Di Francesco padre non volle, ma non certo per motivi tecnici, piuttosto per evitare un conflitto d'interessi. Infatti stiamo parlando di un profilo coerente con la sua filosofia di gioco e col 4-3-3, quel modulo che De Zerbi è chiamato a defibrillare. Sembra anzi che, per una ragione simile, ma contraria, il nuovo tecnico del Bologna Filippo Inzaghi abbia dato il via libera alla partenza dell'ala classe '94: nel suo 3-5-2 posto per Di Francesco non ce n'era, meglio un Falcinelli. Tutti contenti, e forse noi un po' di più, vista la stagione triste e deludente dell'ex centravanti del Crotone. Al Mapei Stadium Falcinelli ha già avuto le sue chances, non poteva tornarci da prima punta titolare anche nella stagione 2018/2019. Alcuni potrebbero obiettare allora che anche Effe Di Fra ha segnato poco nell'ultimo campionato (soltanto 1 gol in 24 presenze), e, assist a parte (3), rispetto al 2016/2017 ha avuto un calo di rendimento inversamente proporzionale al numero di partite giocate da titolare (11 vs 20). Eppure, anche se non ha segnato 5 gol (4 in campionato, 1 in Coppa Italia) come nel suo primo anno al Bologna, Di Francesco dava sempre l'impressione di poter incidere da un momento all'altro. La sua tecnica nello stretto, la rapidità, la qualità di calcio, sono tutte qualità indispensabili per praticare bene un 4-3-3. Quale contesto migliore per lui, se non quello di De Zerbi?  
       

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