Getty Images
Sassuolomania: è il Sassuolo più forte di sempre? Meglio il sesto posto del Difra o l'ottavo di oggi?
Lo so, non si dovrebbero fare paragoni, il 2016 sembra il Pleistocene, a voltarsi indietro. Lo facciamo solo perché qualcuno, in questi giorni, sorseggiando in spiaggia un brick di Estathé, potrebbe anche domandarselo, ora che l’ultimo obiettivo stagionale dei neroverdi resta il mantenimento dell’ottavo posto, che è appunto il secondo miglior piazzamento di sempre, dietro al Sassuolo sesto del Difra. Capitan Magnanelli e Peluso, insieme ai vari Acerbi, Vrsaljko e Sansone, allora raggiunsero i 61 punti, e fu a tutti gli effetti un vero capolavoro.
Ancora una volta era il Milan il principale competitor (superato in volata di ben quattro lunghezze). Il Milan di Bacca e Luiz Adriano, per intenderci, di Bertolacci, Cerci e Balotelli, allenato dalla 33esima in avanti da Brocchi, post Sinisa. Oggi nel Milan c’è Ibrahimovic, il vicecampione del mondo Rebic e Theo Hernandez, che arriva dal Real. E i rossoneri di Pioli stanno già a 63. Un altro paio di maniche, insomma. E anche così ce la siamo giocata...
Sempre senza scomodare princìpi di gioco e cose più complesse, limitiamoci ai numeri. Sapete quanti gol servirono a quel Sassuolo per raggiungere i preliminari di Europa League? Se ve lo dico non ci credete: 49. Il Lecce di Liverani quest’anno ne ha fatti 49. La Samp di Ranieri 47. La Fiorentina di Iachini 48. Ecco, l’Hellas Verona di Juric 47. Ma il Sassuolo di De Zerbi, amici, viaggia proprio su un’altra orbita: 69 a una giornata dal termine, ben 20 reti in più (senza considerare i 4 gol annullati giustamente a Napoli…). Capite di cosa stiamo parlando? Il Genoa che ieri sera ne ha presi 5 dal Sassuolo, ha segnato 44 gol…
Qualcuno potrebbe obiettare: però quel Sassuolo là subiva meno. E in effetti allora Consigli raccolse solo 40 volte la palla nel sacco. Oggi sono ben 62. Ma se vi dicessi che la Juve di Sarri fresca di scudetto ne ha incassati proprio 40, ossia il doppio di quella allenata allora da Allegri?
Poi nel Pleistocene non esisteva ancora l’Atalanta di Gasperini, che adesso invece suona 4/5 schiaffi a tutti, andata e ritorno, e toglie spazio ai sogni delle medio-piccole. C'era Reja sulla panchina bergamasca.
E vi ricordate come vincemmo contro la Juventus in casa? Con una grande punizione di Sansone e un bel po’ di sofferenza. Quest’anno, invece, anche se non abbiamo vinto li abbiamo umiliati, specialmente al ritorno. Inoltre non abbiamo (tra le poche in Serie A, forse l’unica) mai perso contro gli uomini di Sarri. Molto altro si potrebbe ancora aggiungere, a partire da un confronto ruolo per ruolo tra la rosa di allora e quella di oggi. Chiudo il discorso con l’argomento definitivo. Ciccio.