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Sassuolomania: dove sta sbagliando Dionisi?
Qatar o non Qatar, questo è un trend. E non è un altro mondo rispetto a novembre. Non si cada in questo errore d’interpretazione grossolano. C’è di mezzo un ritiro invernale, sì, una lunga pausa, sì, ma non si è trattato di un ritiro convincente o rassicurante, vedendo il Sassuolo di ieri; inoltre in questo periodo si sono accumulate altre sconfitte, la più grave delle quali resta quella con l’Empoli, a mio avviso, squadra che peraltro aveva già battuto il Sassuolo in campionato. E perdere spesso fa perdere di più. C’era tutto il tempo per lavorare bene, magari introducendo qualche novità tattica, o per presentarsi carichi almeno quanto gli altri. E con un Berardi e un Traorè finalmente recuperati del tutto.
Ma c’era anche da drizzare le antenne, c’era da sentirsi già in discussione. E se la squadra non ha azzannato la ripresa del campionato come avrebbe dovuto, contro un avversario nettamente inferiore, be’, chiediamoci perché. Com’è possibile? Qualcosa non va da un bel po’. L’involuzione è sotto gli occhi di tutti. Sul piano del gioco prima ancora che dei risultati. Contro la Samp ho visto una squadra vuota nel primo tempo e solo una parvenza di reazione d’orgoglio nel secondo, tant’è vero che il Sassuolo non è riuscito nemmeno a pareggiare. Eppure in campo ci stanno giocatori come Berardi da una parte e Laurienté dall’altra. Fortissimi. Una coppia di esterni così forti il Sassuolo non l’ha mai avuta. Tuttavia gioca peggio. Perché?
Questa è una squadra che, per come è fatta, non può rinunciare al palleggio. Ecco perché non ha senso continuare a insistere su Thorstvedt titolare a scapito di Traorè. In campo il Sassuolo ha bisogno di qualità: si è visto nella ripresa con l’ingresso dell’ivoriano da mezzala che, anche a prescindere dal sistema di gioco, quel che conta è la qualità. L’equilibrio lo trovi così in questa squadra, non c’è verso. Probabilmente Dionisi voleva assicurarsi più filtro a centrocampo e per questo ha schierato subito due mezzali ‘fisiche’. Ma Thorstvedt non è complementare a Frattesi. Traorè invece sì. Allora in assenza di Maxime Lopez si può pensare anche a Obiang per equilibrare il centrocampo, non è necessario mettere Henrique davanti alla difesa (che pure non ha fatto male), se questo ti fa sentire più protetto. Insomma a me pare che Dionisi si stia prendendo il lusso di ‘panchinare’ un po’ troppo spesso un giocatore come Traorè, quasi che non ci si rendesse conto a modo del suo valore. E se alla fine del discorso unisco tutte le criticità emerse, mi accorgo che il denominatore comune è la mancanza di consapevolezza del “dove siamo” e “verso cosa” si sta andando. C’è una crisi. Si rischia di precipitare. Perciò bisogna trovare soluzioni tempestive per risolverla. E se c’è da mettere in panchina qualcuno, si metta in panchina chi finora ha deluso.