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    Sassuolomania: dove può migliorarsi ancora questo splendido Sassuolo?

    Sassuolomania: dove può migliorarsi ancora questo splendido Sassuolo?

    • Luca Bedogni
    A dicembre pensavamo più o meno tutti la stessa cosa: al Sassuolo manca una punta per poter restare ad altissima quota. Ora Raspadori è questo giocatore incredibile. Bastava aspettarlo. Ho la sensazione che se Giacomo continua a giocare così non sarà facile nemmeno per il mitico Ciccio riprendersi una maglia da titolare in queste ultime tre partite (ma non solo..). Adesso Raspadori è una meraviglia da guardare. Mi è perfino impossibile immaginare un Sassuolo che non punti su di lui, il prossimo anno. Sembra aver trovato una convinzione diversa, sembra aver fatto quel passo mentale decisivo che auspichiamo sempre di vedere in un giovane talento. Naturalmente tanto dipenderà dalla scelta finale di De Zerbi, il grande artefice di questo splendido Sassuolo (che primo tempo spettacolare contro il Genoa!). E allora cos’è? Perché? Perché ogni tanto avverto una sensazione di leggera incompletezza guardando giocare il Sassuolo? Dove manca? Cosa manca veramente?

    Se vi aspettate il solito pistolotto sulla fase difensiva del Sassuolo siete fuori strada. In parte parlo ancora di proposta offensiva. Poi è chiaro, ne guadagnerebbe anche tutto il resto. Ho la sensazione che la batteria dei terzini, da entrambi i lati, non stia rispettando le aspettative tecniche. Ed è come se mancasse una soluzione importante quando il Sassuolo accerchia l’avversario o riparte. Sono bravi giocatori e intelligenti Rogerio, Toljan, Muldur e Kyriakopoulos. Però nessuno di loro finora ha segnato un gol ad esempio. Il solo tedesco ha firmato due assist (e non è certo un titolare inamovibile), gli altri uno a testa: è un contributo forse troppo timido per una squadra che pratica questo tipo di calcio. Fra loro inoltre, nessuno ha mostrato una crescita vera, paragonabile a quelle di un Traorè o un Raspadori. Non Rogerio (classe ‘98), il più chiacchierato, non Muldur (classe ‘99), che a un certo punto l’anno scorso sembrava stesse spiccando il volo, invece niente; non Toljan (classe ‘94), troppo ‘leggero’, non Kyriakopoulos (classe ‘96), che pure sa rendersi utile perché più solido e quadrato degli altri tre. 

    Insomma, cosa sarebbe il Sassuolo con almeno un terzino più offensivo di questi?  Un terzino più esuberante, non un fenomeno ma uno più spavaldo, uno un po’ più incisivo. Forse basterebbe un profilo del genere per far fare al Sassuolo un salto inimmaginabile.

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