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    Sassuolomania: dopo Allegri, tocca a Di Francesco? Sassuolo edipico

    Sassuolomania: dopo Allegri, tocca a Di Francesco? Sassuolo edipico

    • Luca Bedogni
    Dopo il preziosissimo punto di ieri col Torino (1-1), conquistato in extremis grazie al primo gol di Brignola in campionato (e grazie al Var sul raddoppio immediato di Iago Falque), il Sassuolo si prepara a una sfida dal sapore particolare. Mercoledì, all'Olimpico (ore 18:00), se la vedrà con la Roma di Eusebio Di Francesco, il grande ex.

    La partita è importante per tanti motivi. Partiamo da quelli più materiali: al momento i neroverdi stanno sopra di un punto (25), ottavi in classifica, mentre la Roma, con la sconfitta nel posticipo all' Allianz Stadium, viaggia a 24, in compagnia dell' Atalanta (caduta sorprendentemente a Genova). Samp e Fiorentina hanno superato ieri questo piccolo blocco di tre squadre, e si sono portate rispettivamente al sesto (26) e settimo posto (25, come il Sassuolo). Ma sono lì. L'Atalanta del resto, che il Sassuolo dovrà affrontare come ultimo impegno prima della sosta, mercoledì ospita la Juventus. Dunque chi tra Roma e Sassuolo la spunterà, potrebbe approfittarne, nella speranza che davanti vada male un po' a tutte (la Lazio a + 3 dal Sassuolo gioca a Bologna, il Milan a + 2 è col Frosinone, la Samp col Chievo e la Fiorentina col Parma). Roma-Sassuolo è dunque una di quelle gare in cui la posta in palio è alta, tanto per i giallorossi quanto per i neroverdi.

    Da un punto di vista sentimentale, poi, è parecchio intricata. Se per caso la formazione di De Zerbi dovesse vincere all'Olimpico, il grande ex, DiFra, potrebbe persino cadere. Sarebbe davvero clamoroso, uno scenario assurdo. Il Sassuolo, creatura sua, e che a lui deve la A, l'Europa League, trasformato dal destino nel suo boia. La storia assumerebbe tinte ancora più pulp (edipiche) se i neroverdi vincessero grazie un gol di Federico Di Francesco, suo figlio. Nella vita, purtroppo, gli incastri peggiori a volte non sono i meno probabili.

    Questa vicenda, tuttavia, questa dinamica, ce ne fa venire in mente un'altra: vi ricordate di Allegri? L'attuale tecnico della Juventus un tempo fu l' allenatore del Sassuolo. Soltanto una stagione (2007/2008), quella della promozione dalla C alla B. Poi passò al Cagliari e finalmente in una big, il Milan. Per tre anni e mezzo restò alla guida dei rossoneri, finché un bel giorno (il 12 gennaio 2014), arrivò al Mapei Stadium e ne prese quattro. Venne cacciato per colpa di quella brutta sconfitta (4-3) col Sassuolo. Era la 19^ giornata.

    Ancora oggi, quando qualcuno glielo ricorda, Allegri ci tiene a ringraziare due volte la società emiliana: la prima perché credette in lui come allenatore, poi perché lo fece esonerare, dandogli così la possibilità di essere scelto dalla Juventus per il dopo Conte. Ecco, DiFra, anche se stavolta non siamo alla 19^ ma solo alla 18^ (poco ci manca..), forse non tutto il male vien per nuocere: lasciati uccidere con affetto dal tuo miglior nemico.

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