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Sassuolomania: Di Francesco al Milan? Un'intervista rivelatrice
Naturalmente il contenuto dell'intervista è tutto da leggere. Qui approfondiremo e commenteremo soltanto tre passaggi. Il primo è la risposta alla domanda "Che cosa deve fare Berardi da esterno destro?", il secondo è la confessione (interessantissima) di un limite del nostro mister, il terzo, una apologia di Magnanelli.
Rispettiamo l'ordine. Berardi, quando riceve il pallone sulla destra, deve orientare lo stop, per prepararsi alla giocata successiva, "poi deve spostare la palla verso l'interno e puntare la porta. Non deve allargarsi, non mi piace che crossi, non deve dare ampiezza: a quello pensano il terzino e la mezzala". Per meglio entrare in clima derby, voglio offrirvi la possibilità di visualizzare questa azione-tipo, attingendo agli Highlights di Sassuolo-Carpi (12a giornata), a dimostrazione del fatto che i neroverdi, scegliete pure la partita che volete, eseguono sempre gli stessi principi di gioco. Sintonizzatevi al minuto 3.15 della sintesi in questione (canale youtube della Lega Serie A) e tenete bene a mente quella risposta del mister, in particolare l'ultima frase "a quello (dare ampiezza) pensano il terzino e la mezzala". La bella e premiata sovrapposizione, che poi produce l'occasione da gol fallita da Defrel, è in questo caso ad opera di Biondini. La mezzala di cui ci ha parlato nell'intervista, appunto. Teoria e/è pratica, vedete?
Secondo passaggio. Va bene che è bravo e intelligente, ma qualche difetto ce l'avrà anche, il nostro mister. E' proprio lui a confessare un suo limite, senza che nessuno glielo abbia chiesto: "(Se fossi l'allenatore del Real Madrid..) Farei salire entrambi i terzini, perché in questo devo migliorare, devo rischiare di più con i terzini già alti". Che Di Francesco sia un grande, lo impariamo da dichiarazioni ambiziose ed autocritiche al tempo stesso come queste. Da notare che il difetto che si imputa non è relativo alla fase difensiva, o, perlomeno, non riguarda primariamente quella fase. Si tratta da una parte di moltiplicare le soluzioni offensive, dall'altra di trovare nuovi equilibri mentre si rischia. In effetti il Sassuolo scende preferibilmente sull'asse Berardi-Vrsaljko..
Ultimo punto, la strenua difesa del suo leader, il capitano Magnanelli. La domanda dell'intervistatore ("Al posto di Magnanelli.. non farebbe comodo un giocatore più rapido?") sembra la domanda di un intenditore. In realtà tiene conto soltanto di un aspetto, e dei meno importanti, parlando di quel ruolo. Infatti la risposta di Di Francesco è significativamente lapidaria, quasi avesse appena sentito un'eresia: "Magnanelli è la nostra anima". Ma qui dovremmo andare sul metafisico, e mi fermo, unicamente per ragioni di spazio. Vi sottolineo però una frase, che potrebbe rivelare e rilanciare il disegno futuro nella mente del mister, ossia quel famoso progetto-Sassuolo di cui si parla tanto e a cui Di Francesco ancora apparterrebbe: "(Magnanelli) ha caratteristiche diverse da Sensi, che abbiamo preso per quel ruolo..". Non vi fa sentire meglio quell' "abbiamo preso"? Non vi fa sperare, neroverdi?