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Sassuolomania: De Zerbi alla BoboTV, comunicare diversamente si può
Come sempre, Roberto si è dimostrato molto aperto e disponibile al confronto. Non andava certo a trattare coi ‘nemici’, lì dentro più o meno sono tutti suoi sostenitori e ammiratori, tuttavia bisognava comunque stare attenti. La natura informale del contesto poteva farlo scivolare in qualsiasi momento e su qualsiasi argomento. Tra amici, si sa, ci si lascia andare volentieri.
Per questo, dico, la scelta di accettare l’invito è stata coraggiosa e fuori dagli schemi. Un tentativo diverso di comunicazione, che rompe gli steccati e la rigidità del sistema calcio, sistema che si è fatto via via sempre più lontano, sempre più distaccato nella prigione della sua gestione mediatica. Si percepisce lo sforzo in tutto ciò, il bisogno di rimanere umani. Il desiderio di stabilire contatti autentici con le persone, nonostante il ‘tritacarne’ (il mondo del calcio).
Non a caso, a un certo punto, De Zerbi ha parlato di Prandelli e della sua lettera. Mentre tutti si aspettavano chissà quale inasprimento dei toni sul tema della ‘costruzione dal basso’, De Zerbi ha tirato fuori dal nulla il caso Prandelli (“Mi hanno fatto riflettere molto le sue parole”). E proprio con l’irrompere improvviso di questo argomento ormai ‘freddo’ e praticamente già dimenticato dai più, De Zerbi ha testimoniato invece il bisogno di volerne parlare ancora e a tutti i costi, rendendolo più attuale di qualsiasi altro dibattito. Qualcosa di più della semplice e spontanea solidarietà tra colleghi. Qualcosa di più.